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Theo Hernandez è imprescindibile ma non ha alternative: le linee guida del Milan per il terzino di scorta
Un'altra prestazione a mille all'ora, un'altra esibizione per confermarsi come l'esterno sinistro di difesa più forte del campionato italiano e tra i migliori in circolazione pure in Europa. Prima la prova di grande attenzione difensiva su Politano e Lozano nel doppio quarto di finale di Champions League contro il Napoli, poi la consueta prova in cui ha fatto valere la sua strepitosa capacità di spinta nel ritorno al successo in Serie A contro il Lecce che tiene il Milan in corsa per un piazzamento Champions. Theo Hernandez è un perno inamovibile della squadra di Stefano Pioli, alla pari di Mike Maignan e di Rafael Leao e la decisione del club rossonero di blindarlo con un rinnovo di contratto fino a giugno 2026 è un chiaro segnale. Altrettanto evidente è tuttavia l'assenza di un'alternativa affidabile al calciatore francese, che ha già disputato 37 partite da inizio stagione, un Mondiale in mezzo e che al termine della stagione risulterà ancora una volta tra i giocatori di movimento più impiegati.
INAFFIDABILI - Né Ballo-Touré né Dest hanno fornito le necessarie garanzie per ritagliarsi un maggiore minutaggio in campionato e per entrambi a giugno è prevista la partenza. L'esterno senegalese, sceso in campo appena 9 volte in questa stagione e sotto contratto fino a giugno 2025, non ha certamente risposto alle aspettative ma continua ad avere mercato in Ligue 1 e il Milan cercherà di recuperare gli oltre 5 milioni di euro investiti nell'estate 2021. Nessuna possibilità di permanenza nemmeno per Dest, uscito completamente dai radar dal giorno dell'ultima apparizione ufficiale - 24 gennaio scorso, in occasione della pesante sconfitta sul campo della Lazio - e addirittura liberato la scorsa settimana per rispondere alla chiamata della nazionale statunitense per l'amichevole contro il Messico, giocata soltanto poche ore dopo la sfida tra i rossoneri ed il Napoli che è valsa l'accesso alle semifinali di Champions League. Il calciatore classe 2000 non sarà riscattato per i 20 milioni di euro pattuiti col Barcellona la scorsa estate e farà dunque rientro in Spagna.
I PROFILI - Il problema resta dunque e Maldini e Massara sono al lavoro da tempo per individuare un calciatore che possa fungere da alternativa a Theo Hernandez. I requisiti fondamentali per ambire al posto di terzino sinistro di riserva sono quelli di non avere la pretesa di giocarsi il posto alla pari col francese - in questo senso va letta la rinuncia all'ungherese Kerkez, che oggi brilla con la maglia dell'AZ Alkmaar - e preferibilmente di essere italiano, per la famosa questione legata alla compilazione per la lista Uefa della stagione ventura. I due responsabili dell'area tecnica milanista hanno seguito e sondato a più riprese diversi profili nel corso del campionato, da Antonino Gallo del Lecce a Emanuele Valeri della Cremonese. Senza dimenticare quel Fabiano Parisi che è oggi probabilmente il miglior esterno mancino espresso dal nostro calcio, ma che ha una valutazione di mercato importante, diversi estimatori sulle sue tracce e una necessità di giocare con continuità diversa agli altri due candidati.
SOLUZIONE INTERNA - Ecco perché tra le ipotesi prese in considerazione dalla dirigenza del Milan anche quella di dirottare l'investimento previsto sul vice-Theo su un altro ruolo, su un'altra urgenza per completare l'attuale organico e promuovere e valorizzare un prodotto del proprio settore giovanile. Protagonista di una stagione importante, soprattutto nell'ambito dell'entusiasmante percorso in Youth League, è stato il laterale classe 2004 Andrea Bozzolan. Tra i migliori elementi messisi in mostra nella Primavera di Ignazio Abate, già aggregato in più di un'occasione al gruppo della prima squadra, può rappresentare la soluzione a sorpresa. Perché uno del livello di Theo Hernandez in Italia e anche in Europa è difficile trovarlo.
INAFFIDABILI - Né Ballo-Touré né Dest hanno fornito le necessarie garanzie per ritagliarsi un maggiore minutaggio in campionato e per entrambi a giugno è prevista la partenza. L'esterno senegalese, sceso in campo appena 9 volte in questa stagione e sotto contratto fino a giugno 2025, non ha certamente risposto alle aspettative ma continua ad avere mercato in Ligue 1 e il Milan cercherà di recuperare gli oltre 5 milioni di euro investiti nell'estate 2021. Nessuna possibilità di permanenza nemmeno per Dest, uscito completamente dai radar dal giorno dell'ultima apparizione ufficiale - 24 gennaio scorso, in occasione della pesante sconfitta sul campo della Lazio - e addirittura liberato la scorsa settimana per rispondere alla chiamata della nazionale statunitense per l'amichevole contro il Messico, giocata soltanto poche ore dopo la sfida tra i rossoneri ed il Napoli che è valsa l'accesso alle semifinali di Champions League. Il calciatore classe 2000 non sarà riscattato per i 20 milioni di euro pattuiti col Barcellona la scorsa estate e farà dunque rientro in Spagna.
I PROFILI - Il problema resta dunque e Maldini e Massara sono al lavoro da tempo per individuare un calciatore che possa fungere da alternativa a Theo Hernandez. I requisiti fondamentali per ambire al posto di terzino sinistro di riserva sono quelli di non avere la pretesa di giocarsi il posto alla pari col francese - in questo senso va letta la rinuncia all'ungherese Kerkez, che oggi brilla con la maglia dell'AZ Alkmaar - e preferibilmente di essere italiano, per la famosa questione legata alla compilazione per la lista Uefa della stagione ventura. I due responsabili dell'area tecnica milanista hanno seguito e sondato a più riprese diversi profili nel corso del campionato, da Antonino Gallo del Lecce a Emanuele Valeri della Cremonese. Senza dimenticare quel Fabiano Parisi che è oggi probabilmente il miglior esterno mancino espresso dal nostro calcio, ma che ha una valutazione di mercato importante, diversi estimatori sulle sue tracce e una necessità di giocare con continuità diversa agli altri due candidati.
SOLUZIONE INTERNA - Ecco perché tra le ipotesi prese in considerazione dalla dirigenza del Milan anche quella di dirottare l'investimento previsto sul vice-Theo su un altro ruolo, su un'altra urgenza per completare l'attuale organico e promuovere e valorizzare un prodotto del proprio settore giovanile. Protagonista di una stagione importante, soprattutto nell'ambito dell'entusiasmante percorso in Youth League, è stato il laterale classe 2004 Andrea Bozzolan. Tra i migliori elementi messisi in mostra nella Primavera di Ignazio Abate, già aggregato in più di un'occasione al gruppo della prima squadra, può rappresentare la soluzione a sorpresa. Perché uno del livello di Theo Hernandez in Italia e anche in Europa è difficile trovarlo.