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Talenti di ferro: Loco, un centrocampista con la testa sulle spalle
Il terzo si chiama Loco.
Tanta classe ma anche tanta voglia di esplodere e dimostrare a tutti le sue qualità. Sempre, però, mantenendo un atteggiamento equilibrato e saggio. Lui è Loco, di professione centrocampista; ma prima di tutto è un ragazzo cresciuto con la testa sulle spalle, una famiglia equilibrata che l'ha sempre appoggiato in ogni sua scelta di vita e un sorriso che contagia. Nato e cresciuto all'interno di un ambiente spesso aperto alle sperimentazioni (suo padre è stato uno dei primi ad aprire un ristorante con cucina orientale...), Loco ha sempre cercato di scoprire il mondo. La sua passione per l'Oriente lo ha spinto ad intraprendere anche studi in quell'ambito, ma la voglia di calcio alla fine ha sconfitto l'amore per lo yoga e la meditazione. Questo nonostante cinque anni trascorsi all'interno di un monastero, dove ha formato il suo carattere riflessivo, calmo, equilibrato, saggio e gentile e dove, guarda caso, era diventato il leader indiscusso della locale squadra di calcio. Dispensa pillole di saggezza come due freschi sposini offrono confetti ai propri commensali il giorno delle nozze, ma questo è proprio quello che gli chiede il suo allenatore: una sorta di tecnico in campo.
Nonostante sembra proprio che viva su un altro pianeta, la sua carriera è sempre stata di alto profilo: vittorie in tutti i campi, in patria e all'estero. Un infortunio in giovane età che sembrava potesse minarne le prestazioni e che, invece, l'ha portato ad essere ancora più forte di prima. Per lui niente è impossibile, gli ostacoli non sono mai un impedimento ma un’occasione per riflettere, crescere ed imparare dalle situazioni più difficili. Un po' genio e un po' folle, Loco rimane comunque uno degli atleti con maggior talento di tutto il panorama mondiale. Una risorsa, fisica e morale, indispensabile per ogni squadra squadra.
