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    Strinic: 'Per la Samp ho lasciato Napoli e detto no alla Fiorentina, ottima scelta'

    Strinic: 'Per la Samp ho lasciato Napoli e detto no alla Fiorentina, ottima scelta'

    Il terzino croato della Sampdoria, Ivan Strinic ha dichiarato alla Gazzetta dello Sport: "Non potevo fare scelta migliore, qui tutto è splendido per me, per la mia famiglia, per i tifosi e per la squadra. Eppoi, dopo oltre un anno, sono stato richiamato in nazionale e, con gli altri, ho conquistato il Mondiale. Per noi croati è sempre un’impresa eccezionale. Questa sarà anche un’occasione speciale, in squadra abbiamo campioni fortissimi, titolari nel Real Madrid, nel Barcellona, nell’Atletico e pure nella Juventus e nell’Inter". 

    Lei ha lasciato Napoli per la Samp anche perché vi avrebbe trovato Giampaolo? 
    "Certo. Avevo altre offerte, una anche dalla Fiorentina, ma sapere di trovare un’idea di gioco simile a quella su cui lavoravo da anni è stato decisivo. Qui a livello difensivo facciamo le stesse cose che a Napoli, in avanti giochiamo con il fantasista e non con il tridente, ma lo scompenso portato alla difesa è piccolo e noi vi ovviamo con qualche accorgimento e tanto lavoro. Giampaolo e Sarri sono diversi come persone ma molto simili come allenatori". 

    Il suo rilancio è stato veloce, come quello di Zapata. 
    "Con Duvan ci siamo ritrovati in estate ai margini del Napoli. Lui è riuscito a sorprendermi, ha dimostrato di essere un grande giocatore: protegge palla, va uno contro uno e salta l’avversario, oltre a fare gol. Io ho chiesto per tanto tempo al Napoli di andare via, per fortuna ci sono riuscito. Se ti alleni e non giochi, non cresci e non vedi traguardi. Come giocatore perdi tutto: concentrazione, umore, fisico". 

    Come sta adesso? 
    "Sto arrivando lentamente al top. Per un mese, a Napoli, ho giocato soltanto a calcio-tennis con Duvan Zapata". 

    Col Napoli lo scorso anno a Bologna ha assistito dalla panchina a un clamoroso 1 a 7. E visto che la Samp ha gli stessi principi di gioco dei partenopei… 
    "Ma il Bologna è forte, gioca cambiando bene fronte e ha attaccanti veloci e bravi nell’uno contro uno. Noi dobbiamo dare il meglio: se giochiamo come contro la Juventus non ci batte nessuno". 

    Prima della trasferta di Udine disse: 'È un test fondamentale per dimostrare la nostra crescita'. Perdeste 4-0. E oggi? 
    "Dico la stessa cosa. In casa siamo fortissimi, ma in trasferta ci sono mancate cattiveria e convinzione. Contro il Bologna dobbiamo dimostrare di essere riusciti a salire questo step". 

    Nella lotta scudetto sta con Perisic, Mandzukic o con il Napoli? 
    "Con i miei amici napoletani, perché uno scudetto a Napoli sarebbe vissuto in modo incredibile". 

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