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    Speziamania: primo maggio, su coraggio.

    Speziamania: primo maggio, su coraggio.

    • Gianni Salis
    Un primo maggio di 15 anni fa si avverava a Padova per generazioni di spezzini il sogno della serie B, raggiunto dopo 55 anni di peregrinaggio sui campi più o meno polverosi della terza serie. Ancora un primo maggio, sempre in Veneto, solo una novantina di chilometri più ad ovest, potrebbe regalare un’altra gioia, impensabile non solo quel pomeriggio di tre lustri fa ma anche all’inizio di questa incredibile stagione. Nessuno sa come andrà a finire tanto più che ci sono ben 12 punti in ballo, ma il punto preso per i capelli all’ombra dell’Arena è di quelli dal peso specifico i cui l’osmio piuttosto che l’iridio sembrano il nulla, visto che a Verona i bianchi hanno scoperto il ‘riccardio’ .
     
    La rete del forlivese potrebbe veramente in effetti indirizzare la storia calcistica in riva al Golfo dei Poeti. Un gol che ha tolto per ora molti macigni, non tutti, sotto cui la squadra sarebbe sprofondata, più che altro mentalmente, in questo rush finale. Perché è palese oramai come questa squadra sia in debito di ossigeno, soffocata sia dalle proprie ansie sia dagli avversari che oramai l’affrontano tutti alla solita maniera in carta carbone: marcatura a uomo ovunque. Un soffocamento che taglia le idee e le gambe a meno che tu non abbia nel mazzo quelle poche carte che sappiano saltare il diretto avversario sia grazie alle proprie qualità tecniche o per merito di quelle caratteriali condite dalla frenesia ed imprevedibilità.
     
    Ecco mister, crediamo che bisogna ripartire da qui: dalla qualità e dall’imprevedibilità. Perché se la difesa prende minimo un gol da 12 turni consecutivi, là davanti, bisogna fare qualcosa di più del semplice fraseggio. E se lo spartito non si può più cambiare a 4 giornate dalla fine del campionato, ecco che gli interpreti bisogna che incidano maggiormente. Ed allora a parità di condizione fisica la differenza la possono fare solo le caratteristiche dei singoli: la qualità e l’imprevedibilità appunto.
    E come Umberto Tozzi insegna: 1° Maggio, su coraggio…
     

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