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Speziamania: che sia un passaggio a vuoto, altrimenti la storia si complica.
Nessun processo per carità, ci mancherebbe altro per un gruppo che sta andando al di la di ogni più rosea previsione iniziale, è bene ricordarlo e sottolinearlo, ma sta di fatto che a Bologna lo Spezia ha dato forfait, non è scesa proprio in campo, senza se e senza ma: perché al di là di un avversario qualitativamente più forte e dell’episodio fortuito ma netto del rigore che ha spianato la strada ai felsinei, ecco che l’atteggiamento della squadra di porsi di fronte ad una gara così importante è stato completamento sbagliato. I punti pesano e lo Spezia, dopo una stagione da incorniciare, non può permettersi il lusso di non porre attenzione e concentrazione in ogni singola partita, a prescindere dall’avversario. E vedere Italiano sedersi in panca non è un bel segnale.
Tra due giorni l’Inter al Picco e domenica a Marassi col Genoa; quindi nell’ordine Napoli (in casa), Verona e Sampdoria entrambe fuori, per chiudere al Picco con Torino e Roma. Difficile dire dove si possano racimolare quei 6 punti per arrivare almeno a quota 38, il che non garantisce la salvezza matematica ma ci si va molto vicino. Sta di fatto che senza testa e gambe la storia si fa complicata.