Speziamania: com'è profondo il mar
Il 4-3-3 assemblato qua e là con ‘pezzi di ricambio’, nel senso di giocatori adattati nei ruoli, ha nei fatti prodotto più e meglio di quanto fatto in precedenza. Pensiamo ad Holm, inventato esterno d’attacco,a Kiwior riportato per necessità a fungere da playmaker, Agudelo adattato anche lui a fare la mezzala, anche se non nuovo a questo utilizzo. Tre sfaccettature che indicano, sebbene non esista il modulo perfetto, come sicuramente sia quest’ultimo quello che si attaglia meglio alle caratteristiche dei giocatori a disposizione. Gotti ha sicuramente preso nota e non appena la rosa tornerà a completa disposizione crediamo sia curioso quanto noi di vederla all’opera in questo vestito.
Nella bolgia dell’Arechi che Spezia vedremo? Difficile dirlo. Di sicuro vorremmo vedere uno Spezia tosto anche lontano dal Picco. Se così non fosse, allora ci preoccuperemmo ancor più, al netto del risultato che verrà. Significherebbe infatti che questa squadra, che qualitativamente paga già dazio a molte, porterebbe con sé anche l’incapacità di esprimersi nelle gare in trasferta. Non ce lo possiamo permettere se vogliamo proseguire a riempire di gocce l’oceano, che ad oggi resta profondo.