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    Spalmania: serve un metro di giudizio

    Spalmania: serve un metro di giudizio

    • Leonardo Valente
    La Roma domina al “Mazza” e ci costringe ad attendere il pomeriggio per sapere quanto pesi questa sconfitta sonora. Confidando in Udinese, Bologna e Inter, rispettivamente impegnate con tre dirette avversarie stagnanti nella paludosa zona retrocessione, non resta che capire quanto accaduto ieri sotto il sole cocente di Ferrara. Cercare di far luce sulla condizione dei ragazzi e sugli episodi che hanno portato allo 0-3 finale. Serve dunque un metro di giudizio condiviso che riesca a mettere tutti d’accordo.

    Mi ero ripromesso di non parlare più di VAR, ma ieri il contatto Fazio-Antenucci ha sollevato molte polemiche e infiammato la gara, innervosendo soprattutto i padroni di casa, dopo pochi minuti dal fischio d’inizio. A velocità normale il rigore è sembrato solare visto che Ante7 fugge verso la porta e Fazio, con molta esperienza, lo ferma non toccando il pallone, intralciando la corsa del capitano, ma tenendo le braccia aperte. Quest’ultimo dettaglio non deve portarci fuori strada, il contatto c’è e il rigore andava fischiato. All’andata Felipe venne espulso per un contatto simile e il VAR fu decisivo: allora perché non utilizzarlo anche ieri? Il protocollo recita che la decisione spetti sempre all’arbitro, ma se fosse stato a difese invertite? Serve un metro di giudizio, equo, che non lasci spazio a sudditanze becere e antisportive.

    Detto questo, serve un metro di giudizio per la prestazione dei ragazzi. Una gara influenzata dal caldo intenso di questo assaggio estivo e dal terzo impegno in sette giorni che ha visto la banda Semplici essere un po’ sulle gambe. Un buon approccio iniziale, l’episodio dubbio su Antenucci e il crollo psicofisico. Tanti errori in fase di palleggio, Cionek e Schiattarella su tutti, due che avevano fatto vedere ottime giocate in questa parte di stagione. L’unico a regalare ottimi interventi, nonostante le tre reti subite, è Alex Meret autore di quattro interventi decisivi che hanno evitato un crollo prematuro e ancora più doloroso.

    Ci ha pensato il presidente a fare l’analisi e dettare la linea. Sconfitta che ci può stare contro una grande squadra come la Roma, ma ora bisogna pensare al Verona e alla gara di settimana prossima. Dal “Bentegodi” passano tutte le chance di salvezza, in uno scontro diretto che ha bisogno di tutto il calore del popolo spallino, stupendo anche nel pomeriggio di ieri, per arrivare ai tre punti che possono svoltare definitivamente la stagione.
     

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