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Spalmania: un punto vitale
Eppure non si è mai soddisfatti, soprattutto se si tifa, perché tutti vorrebbero vedere la propria squadra vincere e non solamente pareggiare. Invece sta proprio qui la differenza tra una squadra organizzata come la Spal e le compagne di banco Hellas Verona e Crotone: gli estensi non giocano per vincere, a Ferrara si gioca per salvarsi, lottando dal primo al novantesimo per la maglia. Una leggera sfumatura che ai fini della causa potrà risultare utile e conquistare passo dopo passo l’obiettivo stagionale, un traguardo da raggiungere che passa dalle motivazioni di chi scende in campo, titolari e non. E’ arrivato così, nel pomeriggio uggioso di Firenze, l’esordio dal primo minuto di Mattia Vitale.
Un punto Vitale dunque, con il centrocampista scuola Juventus che non ha affatto sentito la pressione di dover sostituire un leader come Schiattarella e si è giocato le sue carte in una linea a cinque completata dal solito Lazzari, Everton Luiz, Viviani e Costa, sicuramente mai provata in stagione. Un punto Vitale che per una ingannevole deviazione di Milenkovic, a pochi minuti dalla fine, potevano diventare tre proprio con il sinistro del numero 24 che invece, sotto gli occhi di uno strepitoso spicchio di curva Ovest, ha svirgolato la sfera mandando a lato. Insomma un punto vitale che tiene la Spal nel pieno della corsa salvezza.
Ora testa a mercoledì, quando tra le mura del “Paolo Mazza” arriverà il Chievo Verona distante due sole lunghezze. Un turno infrasettimanale che darà ulteriori informazioni alla classifica, nel quale la Spal non potrà appellarsi alla sua regola preferita, quella della “X”. Mercoledì sera serviranno i tre punti per non rimpiangere e sprecare quanto di buono fatto fino ad oggi. Un punto è vitale, tre punti sono salvezza.