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    Spalmania: non è brasiliano però

    Spalmania: non è brasiliano però

    • Leonardo Valente
    La sconfitta di Torino non spegne gli entusiasmi. Un gol da calcio piazzato non scalfisce quanto costruito nelle prime due giornate e, soprattutto, mette in evidenza quanto questo squadra sia compatta ed unita, distratta solamente dall’infortunio di Schiattarella, pagando la disattenzione con il gol. Restano comunque da apprezzare i tanti tentativi per pareggiare la gara e quel destro di Petagna, nella prima frazione, uscito di poco al lato dell’incrocio dei pali. Infine, non si spengono gli entusiasmi perché un giocatore della Spal è in nazionale.

    Manuel Lazzari è stato chiamato da Roberto Mancini nel listone, poi da scremare, per le gare dell’Italia nella prossima Nations League. Il numero 29, simbolo della rinascita dei colori spallini, dopo aver passato tutte le categorie, avrà l’onore di poter apparire a Coverciano con la maglia azzurra, augurandogli che non sia solo di passaggio, ma che si possa giocare una chance ogni qualvolta il mister farà le convocazioni.

    Un esterno di tanto cuore e di tanti polmoni, al quale si potranno rimproverare due, tre cross errati durante la gara, ma che non molla mai. Anche ieri sera contro il Toro è stato l’ultimo a spegnersi, ha costretto il suo diretto avversario Ola Aina ad uscire anticipatamente dal campo per i tanti chilometri passati a rincorrere il Forrest Gump di Ferrara. In estate tante le voci sul suo conto, tante le squadre pronte a sborsare il denaro adeguato al prezzo del giocatore, eppure Manuel ha scelto Ferrara, ha scelto di ripagare la fiducia di tutto l’ambiente e di mister Semplici, che la vita gliel’ha cambiata davvero.

    Ora speriamo che venerdì prossimo, a Bologna, nello stadio delle due meritate vittorie che per ora tengono la Spal in alto in classifica, “Lazzarinho” possa avere l’occasione di dimostrare le sue qualità contro la Polonia. Un segnale forte che arriverebbe da questo ragazzo a tutto il sistema calcistico nazionale e a tutti i giovani che sognano un giorno di poter giocare con gli azzurri. Lazzari non è brasiliano però ha una grinta infinita e non ce ne vogliano i vari esterni passati sull’out di destra dopo Zambrotta, ma per l’Italia questo ragazzo di Valdagno può essere una grande risorsa.

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