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    Spalmania: salutate la Giacomense

    Spalmania: salutate la Giacomense

    • Leonardo Valente
    Inizio migliore non si poteva chiedere, una vittoria attesa 51 anni nel massimo campionato, un gol straordinario, una perla che rimarrà impressa sui libri di storia della Spal. Il derby è di Ferrara, il derby è dei ragazzi di mister Semplici, il derby ha un protagonista assoluto: Jasmin Kurtic. Ci sono voluti 70 minuti per sbloccare un match equilibrato, giocato a specchio dai due allenatori, deciso dal bolide dello sloveno con la casacca numero 19. Una prodezza balistica dai trenta metri alla quale si è dovuta inchinare tutta la città di Bologna, e sulla quale un incolpevole Skorupski non sarebbe mai potuto arrivare.

    Una vittoria che vale tre punti pesantissimi, anche se siamo solo al primo atto di un campionato che si prospetta lungo e difficile. Tre punti strappati ad una diretta concorrente per la salvezza, oltre che ad una rivale storica, i quali proiettano la Spal al prossimo incontro, anch’esso decisivo, contro il Parma. Il 3-5-2 “sempliciano” funziona a memoria, a parte qualche indecisione del reparto difensivo in fase di impostazione, e il risultato è raggiunto con il minimo sforzo. Un maestoso Vicari, mai in difficoltà contro Santander; un sorprendente Missiroli, con un solo allenamento insieme ai compagni, ma con tanta classe da mettere al servizio di tutti; il solito Lazzari, con le sue accelerazioni capaci di spezzare l’incontro e il tandem Petagna-Antenucci, ancora da perfezionare eppure già sulla retta via. Una squadra compatta, un gruppo unito in simbiosi con tutta la Ovest trasferitasi a Bologna.

    Proprio loro, i tifosi. E’ per loro il regalo più grande, con il gol che arriva proprio nel momento in cui lo spicchio gremito dai tifosi chiedeva a gran voce un gol per la Ovest. Un popolo che ha atteso anni, ha vissuto momenti difficili, ha superato delusioni e sfottò e oggi ha tutto il diritto di farsi sentire. “Salutate la Giacomense!” è il commiato dal “Dall’Ara” per ricordare agli avversari che c’è ben poco da scherzare con questi colori. “E’ bello sentire questo coro perché ci ricorda da dove siamo partiti” aggiungono il patron Colombarini e il presidente Mattioli, soddisfatti del risultato e della conquista del territorio nemico, ma sempre umili per ricordare a tutto il popolo biancoazzurro che la stagione è ancora lunga e tortuosa.

    Domenica prossima, nello stesso teatro che ha dato vita a questo capolavoro, arriva il Parma. Un altro scontro diretto, un altro derby, un altro bisogno necessario dei tre punti. Lavorare in settimana, limare i dettagli e integrare gli ultimi arrivati, con il cuore gonfio di orgoglio per l’impresa realizzata per remare dritti verso l’obiettivo salvezza da raggiungere il prima possibile. Sottovalutate pure questa squadra, pensate di umiliarla con i classici cori che auspicano la retrocessione e a fine partita ricordatevi di “salutare la Giacomense!”.

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