Spalmania: mercato invernale? Occasione per non sciupare talento
L’idea di partire con il 4-4-2, adottato a Bergamo dopo lo stop di Vicari, sembra la più semplice, con Felipe e Salamon coppia centrale e Mattiello-Lazzari nel ruolo di terzini. Per confermare la difesa a tre, invece, bisogna attendere notizie dall’infermeria e capire lo stato di forma di Oikonomou e di Cremonesi (ancora a secco di presenza). Il giovane Della Giovanna sta lavorando per recuperare dalla pubalgia che lo tormenta e il mio pensiero vola, finendo in casa Torino.
Si, a Torino c’è il difensore che il tecnico estense voleva con tutte le sue forze durante l’estate: Kevin Bonifazi. Mihajlovic non lo vede e nonostante gli infortuni in casa granata nelle scorse partite gli ha preferito prima Lyanco e poi Burdisso. A novembre dello scorso anno, il difensore reatino aveva conquistato il posto da titolare nello scacchiere del “toscanaccio” e, con 3 reti in 20 presenze, è stato uno dei protagonisti della storica promozione. Quest’estate il tecnico serbo ha voluto a tutti i costi trattenerlo sotto la Mole e tutti ci auguravamo per Kevin la stagione della consacrazione in Serie A e magari un futuro brillante proprio nel giro della Nazionale maggiore, dopo lo stage dello scorso febbraio con l’ormai ex Ct Ventura. Niente di tutto questo. Bonifazi scalda la panchina e in occasione di Italia-Spagna Under 21 si è notato come a questo ragazzo manchi il campo e la competizione.
Gennaio si avvicina, il mercato sta per tornare ad essere protagonista, e il ritorno di Bonifazi a Ferrara potrebbe essere una delle scelte migliori da fare. Dopo l’eliminazione della Nazionale da Russia 2018 si è parlato molto del dover ripartire dai giovani. Beh, Bonifazi è un classe 1996 e con i suoi 21 anni credo sia il profilo ideale per essere coerenti con il nuovo corso. Bisogna dargli spazio e continuità perché le qualità ci sono e in Serie B (che certamente non è la Serie A, questo è fuori da ogni dubbio) si sono viste. Bisogna metterlo a disposizione di chi i giovani sa come trattarli e plasmarli, e chi meglio di Leonardo Semplici per fare tutto questo nella terra del “Mago di campagna”.