Sos arbitri. Chiesa a CM: 'Che errori contro Inter, Parma, Samp e Juve!'
Consueto appuntamento settimanale con Sos arbitri e con Massimo Chiesa, ex arbitro internazionale e attuale opinionista di Telenova. Ai microfoni di Calciomercato.com, Chiesa mette sotto la lente di ingrandimento i tre principali casi da moviola della giornata di Serie A, gli aspetti positivi (ove ci siano), dà i voti agli arbitri del massimo campionato e dice la sua su curiosità e regolamenti del mondo del calcio. E, nel corso della stagione, non mancheranno anche interessanti aneddoti personali o legati alla storia del calcio e degli arbitraggi.
I TRE ERRORI PIU' GRAVI DELLA SETTIMANA
Iniziamo dagli errori più gravi dell'ultima giornata disputata in Serie A. Chi c'è sul gradino più alto del podio degli errori?
"C'è il rigore per la Roma contro l'Inter. L'errore è di Guida, il giudice di porta. Era in linea con l'azione e non ha visto che il fallo di Pereira su Gervinho era fuori area. Pochi centrimetri, certo, ma lui è lì per quello. Guida fa cambiare idea a Tagliavento, che secondo me non avrebbe concesso il penalty. Oltretutto, ennesima riprova della scarsa collaborazione fra arbitri e giudici di porta: se chi è lì per aiutarti, anche lui un arbitro di A, ti fa sbagliare...".E il secondo errore più grave della giornata?
"Lo metterei a pari merito con quello precedente, al primo posto: si tratta dell'errore di De Marco a Parma, in occasione del rigore per il Sassuolo e dell'espulsione di Mirante. L'arbitro sbaglia alla grande: se concedi il vantaggio all'attaccante, dopo il fallo di Mirante su Berardi (che fra l'altro non sono sicuro fosse in area e non sono sicuro che fosse chiara occasione da gol, visto che si stava allargando), quel vantaggio si concretizza nel momento in cui il giocatore tira. La concretizzazione del vantaggio concesso è la possibilità di tirare, e questo avviene, non il gol. Lui tira, ed è quello che conta, che poi la palla finisca in rete o venga intercettata da Lucarelli, come avviene, non ha alcuna importanza. E anche in questo caso è decisivo l'apporto negativo del giudice di porta, Nasca, che fa sbagliare De Marco, il quale torna indietro sulla sua decisione e, con la presunzione di un vantaggio non concretizzatosi, sbaglia decisione".
Sul terzo gradino del podio degli errori quale episodio c'è?
"Anche questo errore è molto grave, e lo metterei al primo posto, insieme agli altri due di cui sopra. E' l'errore di Gervasoni durante Sampdoria-Torino, in occasione del gol annullato a Pozzi a fine primo tempo. Gervasoni fischia e avvisa il quarto uomo che dopo la punizione fischierà la fine. Quando sull'esito del calcio piazzato si crea il gol, lui annulla. Gervasoni sbaglia per due motivi: innanzitutto il regolamento dice che, a tempo scaduto, solo in caso di rigore si può proseguire, facendolo battere e fischiando subito dopo la fine. Ma qui si tratta di una punizione e quindi Gervasoni avrebbe dovuto fischiare la fine subito, senza farla battere. Senonché, insieme alla punzione, l'arbitro commina anche un'ammonizione, il che automaticamente allunga la gara di altri 30": quindi la punizione va battuta, come avviene, ma allora bisogna aspettare 30" prima di fischiare la fine. E in quei 30" Pozzi segna un gol che, a questo punto, viene ingiustamente annullato". GLI ASPETTI POSITIVIPassiamo agli aspetti positivi. Le ultime partite arbitrate in Serie A ci lasciano in eredità qualcosa da ricordare?
"Questa settimana non vedo proprio niente da ricordare come esempio positivo, purtroppo. Non c'è un episodio singolo, una finezza, un caso da ricordare, al di là delle conduzioni positive di Orsato in Lazio-Fiorentina, una gara difficile che l'arbitro di Schio ha diretto in modo uniforme, come sta facendo sempre in questa stagione, e di Bergonzi in Napoli-Livorno, una gara comuunque facile. La giornata è stata piena di errori: oltre a quelli sopra elencati ci metterei anche la mancata espulsione di Mexes per il pugno a Chiellini, un errore grave di Rocchi e dei suoi collaboratori non averlo visto".
I VOTI AGLI ARBITRI
Passiamo ai voti dell'ultima giornata disputata in Serie A.
"Chievo-Atalanta: Doveri 5Inter-Roma: Tagliavento 6 ("Escluso il rigore, la cui colpa è da attribuire a Guida")
Parma-Sassuolo: De Marco 4,5
Bologna-Verona: Valeri 6
Catania-Genoa: Calvarese 6
Napoli-Livorno: Bergonzi 6
Sampdoria-Torino: Gervasoni 4
Udinese-Cagliari: Peruzzo 6
Juventus-Milan: Rocchi 5
Lazio-Fiorentina: Orsato 7".
LE CURIOSITA' E GLI ANEDDOTI: MOURINHO, NEYMAR E I 'TUFFATORI'
Josè Mourinho si rivolge alla Uefa e accusa publbicamente Neymar e Balotelli di essere dei tuffatori...
"E' la solita 'mourinhata': probabilmente in questo momento non c'è molta attenzione su di lui e sul suo Chelsea, e allora lui deve trovare il modo per far parlare di sé. Non mi sento di dire che Neymar e Balotelli siano dei 'tuffatori', i 'tuffatori' erano altri. Mi ricordo ad esempio di Lulù Oliveira, uno specialista dell'autosgambetto. E quando arbitravo io mi ricordo di Tombolato, un altro specialista. Una volta, mentre arbitravo io, si autosgambettò e chiese il rigore: lo mandai fuori".