Sos arbitri. Chiesa a CM: gli errori di De Marco e Massa, i voti agli arbitri, i rigori di Balotelli
Torna il consueto appuntamento settimanale con Sos arbitri e con Massimo Chiesa, ex arbitro internazionale e attuale opinionista di Telenova. Ai microfoni di Calciomercato.com, Chiesa mette sotto la lente di ingrandimento i tre principali casi da moviola della giornata di Serie A, gli aspetti positivi (ove ci siano), dà i voti agli arbitri del massimo campionato e dice la sua su curiosità e regolamenti del mondo del calcio. E, nel corso della stagione, non mancheranno anche interessanti aneddoti personali o legati alla storia del calcio e degli arbitraggi.
I TRE ERRORI PIU' GRAVI DELLA SETTIMANA
Iniziamo dai tre errori più gravi della giornata. Partiamo dal caso più eclatante.
"L'errore più grave è stato il rigore negato a Giuseppe Rossi in Fiorentina-Cagliari. Quello di De Marco è stato un errore pacchiano, che poi ha scatenato le proteste viola. E qui Montella ha ragione quando commenta il caso Pizarro. A stretti termini di regolamento, il cileno sarebbe da espellere, perché non vorrei che, per i ragazzi e i bambini che giocano a calcio, passasse il concetto che si può dire 'che cazzo fai' all'arbitro. Ma ogni caso va calato nel suo contesto. E qui siamo in Serie A, con un professionista di 34 anni come Pizarro e con un arbitro internazionale come De Marco. Credo che utilizzando un po' di buon senso, De Marco avrebbe potuto risparmiare il rosso a Pizarro. E poi c'è il discorso della difformità di giudizio, tirato giustamente in ballo da Montella. Quante volte abbiamo visto campioni con nomi più importanti di quello di Pizarro mandare ripetutamente a quel paese l'arbitro senza essere sanzionati?".E il secondo errore più grave della giornata?
"Quello di Massa in Torino-Milan, quando ha negato al Torino la possibilità di sostituire Larrondo, nell'azione che poi ha portato al rigore per il Milan. Massa aveva arbitrato bene fino a quel momento, ma su questo episodio ha sbagliato di brutto. Sudditanza? No, parlerei piuttosto di ingenuità e inesperienza da parte del direttore di gara. Aveva già il fischietto in bocca per fermare il gioco, ma, come del resto i giocatori del Torino, si è fatto fregare dalla velocità della rimessa laterale di Mexes. Invece avrebbe dovuto fermare il gioco nonostante la rimessa in gioco del difensore rossonero".Sul terzo gradino del podio degli errori quale episodio c'è?
"Il rigore negato da Irrati al Sassuolo nel match con il Verona: tiro di Zaza e mani netto di Moras".GLI ASPETTI POSITIVI
Passiamo agli aspetti positivi. La terza giornata di Serie A (alla quale manca ancora Parma-Roma di questa sera) ci lascia in eredità qualcosa da ricordare?
"A parte i casi di Firenze, Torino e Verona, la giornata nel complesso è stata positiva, anche se non c'è una perla, una finezza, che passerà agli annali come esempio positivo. In ogni caso, sono stati buoni gli arbitrggi di Orsato in Inter-Juventus e di Rizzoli in Sampdoria-Genoa, due gare storicamente complicate da dirigere".
I VOTI AGLI ARBITRI
Passiamo ai voti della terza giornata di Serie A.
"Inter-Juventus, Orsato: 7Sampdoria-Genoa, Rizzoli: 7
Udinese-Bologna, Doveri: 7
Napoli-Atalanta, Rocchi: 6
Livorno-Catania, Gervasoni 6
Lazio-Chievo, Calvarese 6
Verona-Sassuolo, Irrati: 5,5
Fiorentina-Cagliari, De Marco: 5
Torino-Milan, Massa: 5".
LE CURIOSITA': I RIGORI DI BALOTELLI E LA NUOVA NORMA DEL FUORIGIOCO
Passiamo alle curiosità. In questi giorni sta facendo discutere il modo dell'infallibile Mario Balotelli di calciare i rigori. C'è chi dice che la rincorsa non sia regolare...
"Mario è capace di rallentare la corsa fino a quasi fermarsi, ma non interrompe mai il movimento. Il rigore va ripetuto se si interrompe la corsa. Lui non la interrompe, la rallenta solo fino a quasi fermarsi. I portieri, invece di lamentarsi, imparino a conoscerlo meglio".
Infine, una curiosità regolamantare, riguardo alla nuova interpretazione di un casistica particolare del fuorigioco, quella del calciatore offendente rimesso in gioco dal tocco involontario di giocatore difendente.
"Le norme dovrebbero facilitare il lavoro dei calciatori e degli arbitri, non creare problemi. Questa invece li crea, perché aumenta l'ambito della discrezionalità del direttore di gara. Personalmente, poi, non trovo giusto che un giocatore possa essere rimesso in gioco dal tocco involontario di un avversario".