Serie C, le ambizioni di Atalanta, Milan e Juve: che campionato aspettarsi dalle seconde squadre
GLI OBIETTIVI - Cosa aspettarsi, dunque, dalle tre seconde squadre? I pronostici estivi possono sempre rivelarsi scivolosi, perché il polso della situazione lo daranno solo le partite ufficiali - si parte già a inizio agosto con la Coppa Italia - ma si può quantomeno iniziare a parlare di macro-obiettivi. E' chiaro che il primo punto presente sul taccuino delle tre squadre è quello di evitare una Caporetto con la retrocessione in Serie D, che da questa stagione è una eventualità prevista anche per le U23. Ma la sensazione è che tutte e tre possano competere per obiettivi decisamente più ambiziosi: certo, è utopia pensare alla promozione, ma è altrettanto lecito attendersi un campionato di vertice (soprattutto da Atalanta e Milan, che almeno sulla carta giocheranno in gironi più morbidi rispetto alla Juve, costretta ad affrontare l'ostico Girone C). Perché no, anche un buon cammino in Coppa Italia, che resta a oggi l'unico trofeo alzato da una U23 (la Juve Next Gen) e un piazzamento in zona playoff rappresentano obiettivi realistici e percorribili, almeno alla vigilia.
TALENTI - Il vero grande obiettivo, troppo spesso dimenticato da cronisti e tifosi, resta quello di costruire talenti arruolabili in prima squadra. Risparmiare ai giovani percorsi schizofrenici, animati da spirali di prestiti potenzialmente interminabili, è e rimane il centro focale del lavoro degli staff delle seconde squadre. Atalanta, Milan e Juve prima di guardare ai risultati, dovranno guardare al percorso dei propri ragazzi, chiamati a crescere in un contesto fisico e competitivo. Quindi bene i pronostici, gli obiettivi e le ambizioni di campo, ma ben più importante rimane tenere gli occhi fissi sul vero risultato che i club si aspettano: la crescita dei campioni di domani. Il percorso non è facile, ma in questi anni la Juve Next Gen ha dimostrato che è percorribile. E anche Atalanta e Milan Futuro scenderanno in campo con questa priorità.