Sergio Conceiçao è quello che serviva al Milan… con sei mesi di ritardo
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SOTTO CONTROLLO- Vuole sapere tutto di tutti, sempre. Sergio Conceiçao controlla tutti quei dettagli che servono per performare al massimo della proprie possibilità: dal peso dei giocatori alle ore di riposo, dalla cura alimentare all’altezza dell’erba dei campi di allenamento. “Quando hai fame bevi molta acqua” consigliava papà Sergio al figlio Francisco nel racconto del fratello Rodrigo. I suoi metodi sono quelli della vecchia scuola dove i giocatori erano meno coccolati rispetto a quelli di oggi.
PRAGMATICO- Aggressivi nel difendere alti, recupero del pallone con un pressing fatto con gli automatismi giusti e sviluppo del gioco offensivo in verticale. Per Sergio Conceiçao, che nella carriera da calciatore era un’ala estrosa, l’unica cosa che conta è la vittoria e il processo per arrivare ad essa. Il suo pensiero pragmatico sta facendo breccia tra i giocatori del Milan.
THEO E RAFA AL CENTRO- L’impatto straordinariamente positivo di Conceição con il mondo Milan è figlio delle primissime scelte dettate dalla logica. La principale è stata anche abbastanza banale: rimettere Theo Hernández e Rafael Leão al centro del villaggio. Deresponsabilizzandoli della fascia capitano che è andata sul braccio di Mike Maignan, vero leader spirituale della squadra.
CONCENTRAZIONE- Dal sigaro con ballo nello spogliatoio alla testa già al Cagliari. Sergio Conceiçao è ossessionato dalla vittoria. Festeggia quando serve ma sempre mantenendo il focus sulla prossima partita. Ai suoi chiede concentrazione, intensità, sacrifico. Allenamento dopo allenamento. Sa che nel calcio quello che hai fatto ieri non vale domani. L’obiettivo è scalare la classifica e conquistare il Milan: per quest’ultimo è già a buon punto.
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Dottor con ricamo è un duro, maestro di sabotaggio e guerriglia tratta quei bimbetti pappe molli...