Serbia-Albania, Hysaj: 'Mai successo un episodio simile'
L.C.
“Mai mi era successo in vita mia un episodio simile come quello accaduto mercoledì scorso. Ho visto scene orribili, con miei compagni che sono stati aggrediti e feriti, come ad esempio uno dei responsabili della sicurezza che ha tirato un cazzotto al nostro capitano o altri che hanno preso sedie in testa. Quando accadono cose del genere è giusto dire come la sicurezza non sia esistita quella sera”. Lo ha detto il difensore dell’Empoli Elseid Hysaj tornando sui fatti accaduti due giorni fa a Belgrado nel corso del match valevole per le qualificazioni ai prossimi europei di Francia 2016 fra Serbia ed Albania, sfida sospesa al 41’ del primo tempo per intemperanze accade sul campo e sugli spalti. “Tutto è accaduto in pochi secondi– ha aggiunto Hysaj – Quando è avvenuto l’episodio della bandiera tirata giu’ dal drone, stavamo giocando, ma verso un mio compagno che stava battendo un calcio d’angolo già stavano venendo lanciati un sacco di oggetti, come degli accendini. Ovvio che poi il gesto della bandiera ha fatto scaturire il tutto, ma noi avremmo voluto solo giocare, ed invece e’ scoppiata subito prima una rissa in campo. Successivamente molti tifosi serbi sono entrati sul terreno di gioco e noi a quel punto non sapevamo cosa fare perché in poco tempo era cambiato lo scenario: stavamo giocando e ci siamo ritrovati in mezzo al caos piu’ totale”. “La responsabilità principale di quanto è accaduto è stata dei tifosi serbi che hanno creato un clima particolare fin dal pre partita – ha dichiarato ancora il difensore albanese dell’Empoli – Loro non ci hanno permesso di cantare il nostro inno nazionale, e ci hanno costantemente offeso. La cosa che piu’ ci ha stupito è stata poi l’aggressione di alcune persone delle forze dell’ordine nei nostri confronti al rientro negli spogliatoi. Siamo entrati in campo per giocare una partita di calcio e mai avremmo pensato che sarebbe finita in questo modo”