VIDEO Serbia-Albania: drone inneggia al Kosovo, mega rissa e partita sospesa. Riecco Bogdanov, tratta con la polizia
Brother of #Albania-n P.M. Orfi Rama arrested in Belgrade for using a drone which carry the flag of a Greater Albania pic.twitter.com/3s5IkId15Z
— º˅º Sunchaser (@vrbc) 14 Ottobre 2014
22.50 Secondo quanto riporta Sky Sport a trattare con la polizia c'era anche Ivan Bogdanov, l'ultrà serbo tristemente protagonista dei disordini dentro e fuori lo stadio di Genova prima e durante Italia-Serbia, del 12 ottobre 2010. Nonostante la situazione ambientale incandescente l'arbitro Atkinson avrebbe provato a convincere l’Albania a ricominciare, senza riuscirci. Il delegato Uefa Harry Been ha spiegato che "non c'erano le condizioni per far riprendere la partita".
@AlidaDodaj @leonard_berberi Pure lui, Ivan Bogdanov... pic.twitter.com/V93rHdB3pD
— Andi Kasmi (@AndiKasmi) 14 Ottobre 2014
21.30 "Fuori la politica dal calcio" è il diktat della Uefa, che questa sera a Belgrado non è stato rispettato. Serbia-Albania sulla carta era un match ad alta tensione, per vecchie e gravi ruggini politiche, ma nononstante l'assenza forzata dei tifosi ospiti al Partizan Stadion succede di tutto. Fischi all'inno albanese, petardi, fumogeni, scontri tra ultrà serbi e polizia. Poi, all'improvviso, appare tra i giocatori un drone (telecomandato dall'interno dello stadio) con appesa una bandiera con la scritta "Kosovo autoctono" e, quando il difensore Mitrovic riesce a strapparla, si scatena una rissa che vede protagonisti i 22 in campo, le panchine e alcuni tifosi entrati sul terreno di gioco (il Kosovo è uno stato a maggioranza albanese, che i serbi però considerano come una parte integrante del loro Paese). L'arbitro Atkinson è costretto a sospendere l'incontro, che dopo numerosi rinvii non riprende più. Si attende ora la presa di posizione della Uefa.