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    Scontri Serbia-Albania: l'Uefa decide il 23 ottobre, la condanna di Platini e Blatter. Tare: 'Gettata benzina sul fuoco'

    Scontri Serbia-Albania: l'Uefa decide il 23 ottobre, la condanna di Platini e Blatter. Tare: 'Gettata benzina sul fuoco'

    Notte di scontri quella di ieri sera a Belgrado. La partita che ha visto affrontarsi Serbia Albania, scontro teso già prima del fischio d'inizio, ha visto protagonista il confronto politico-razziale che coinvolge da anni le due nazioni piuttosto che il calcio all'interno del rettangolo verde di gioco. Un drone che portava una bandiera del Kosovo è stato fatto volare all'interno del Partizan Stadium, poi una volta che l'attaccante serbo Mitrovic ha strappato la bandiera portandola a terra è scoppiata la rissa in campo fra i giocatori delle due squadre che ha costretto l'arbitro dell'incontro a sospendere il match.

    L'UEFA DECIDE IL 23 OTTOBRE - L'Uefa ha già annunciato che indagherà a fondo su quanto accaduto ieri. Come riporta il sito ufficiale dell'organo di governo del calcio europeo "la partita del Gruppo I di qualificazione a Euro 2016 è stata sospesa dopo 42 minuti e segnalata alla Commissione Disciplinare, di Controllo e Etica Uefa. Sono stati aperti procedimenti disciplinari nei confronti della Federcalcio serba (FSS) per l'accensione/lancio di fumogeni e petardi (Articolo 16 (2) (b) e (c) dei Regolamenti Disciplinari UEFA), disordini pubblici (Art. 16 (2) (h) DR), invasione di campo dei tifosi (Art. 16 (2) (a) DR), organizzazione insufficiente (Art. 16 (1) DR) e uso di puntatori laser (Art. 16 (2) (d) DR). Sono stati aperti procedimenti disciplinari anche nei confronti della Federcalcio albanese (FShF) per il rifiuto di giocare (Art. 27 (1) Regolamenti Competizioni UEFA) e l'esposizione di uno striscione illecito (Art. 16 (2) (e) DR). Il caso verrà esaminato dall'Organo di Controllo, Etica e Disciplina UEFA il 23 ottobre".  

    ALBANIA - I sostenitori albanesi sono convinti che l'organo europeo sanzionerà la parte serba dando la vittoria per 3-0 a tavolino all'Albania. Nella notte migliaia di albanesi sparsi in vari Paesi dei Balcani hanno festeggiato dopo l'interruzione della partita. Non si sono registrati incidenti di rilievo, anche se i fatti avvenuti nello stadio del Partizan di Belgrado hanno fatto risalire la tensione sempre latente fra serbi e albanesi. 

    PLATINI - Pedro Pinto, il portavoce di Michel Platini, ha scritto su Twitter: "Le scene viste ieri sera a Belgrado sono imperdonabili. Il presidente dell'Uefa è profondamente rattristato. Il calcio dovrebbe unire la gente e il nostro sport non dovrebbe essere confuso con fatti politici di alcun genere". 

    BLATTER - Il presidente della Fifa, Joseph Blatter ha commentato: "Il calcio non deve mai essere utilizzato per messaggi politici. Condanno energicamente quello che è successo ieri sera a Belgrado". 

    CANA FERITO - Il difensore della Lazio, Lorik Cana (capitano dell'Albania) si è presentato nel pomeriggio a Formello con una vistosa fasciatura al ginocchio destro, a copertura della ferita rimediata nel corso degli scontri che hanno portato alla sospensione della partita di ieri sera. Ad attenderlo tre tifosi connazionali, con i quali il laziale si è fermato a parlare all'ingresso del centro sportivo. 

     

    TARE SPEGNE LA POLEMICA - L'ex attaccante albanese Igli Tare, oggi direttore sportivo della Lazio, era presente allo stadio ieri da spettatore ed è intervenuto ai microfoni di Sky Sport per raccontare, da dentro come si è vissuta la partita: "Ieri devo dire con grande amarezza che ha perso il calcio. Speravo sarebbe andato tutto liscio, e invece non è stato così. E’ stata una grande occasione per entrambi i paesi per dimostrare che nel 2014 il calcio può anche unire, non solo dividere, e invece non ci sono riusciti. Io ero lì allo stadio e sono stato anche aggredito, ma allo stesso tempo difeso da molti serbi che molto civilmente hanno cercato di difendermi. Bisognava togliere la tensione da questa partita, ma al contrario è stata buttata benzina sul fuoco dalla stampa serba e da quella albanese. Ovviamente siamo orgogliosi delle nostre origini, e i ragazzi hanno onorato la maglia e la bandiera ieri in campo. Sono amico con il fratello del Premier albanese e non è stata una sua idea quella del drone, aveva solo un apparecchio per fare le fotografie allo stadio. Eravamo insieme allo stadio".

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