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  • Se tutti insieme 11 giocatori di Mazzarri prendono meno di Ibrahimovic, il Napoli ha già vinto lo scudetto

    Se tutti insieme 11 giocatori di Mazzarri prendono meno di Ibrahimovic, il Napoli ha già vinto lo scudetto

    di Xavier Jacobelli

    direttore www.quotidiano.net

    Silvio Berlusconi critica Zlatan Ibrahimovic, a Firenze espulso per la seconda volta di fila e squalificato per tre turni. Intanto, Adriano Galliani si prepara a multare lo svedese, ma, al tempo stesso, il Milan presenta reclamo contro la sanzione: una scelta quantomeno contraddittoria, considerato che l'attaccante è recidivo. Tant'è.

    Ciò che conta è un altro dato e riguarda il Napoli. Sommando gli ingaggi percepiti dagli undici giocatori più impiegati da Mazzarri, si scopre che il costo complessivo (11 milioni annui)) risulta inferiore di 1 milione al solo stipendio dello stesso Ibrahimovic (12 milioni di euro). La tabella degli stipendi, che correda  l'interessante inchiesta firmata stamane sulla Gazzetta dello Sport da Mimmo Malfitano, parla da sola: De Sanctis 700 mila euro; Campagnaro 850 mila euro; Cannavaro 850 mila euro; Aronica 600 mila euro; Maggio 750 mila euro; Yebda 700 mila euro; Pazienza 750 mila euro; Dossena 1 milione 500 mila euro; Lavezzi 1 milione 500 mila euro; Hamsik 1 milione 300 mila euro; Cavani 1 milione 800 mila euro.

    Non solo. Edinson Cavani, che in maglia partenopea ha segnato 25 gol in campionato, cioè gli stessi realizzati da Diego Armando Maradona nelle prime due stagioni sotto il Vesuvio, percepisce 1,8 milioni all'anno di stipendio, bonus compresi. Considerato che De Laurentiis pagherà a Zamparini 18 milioni in 4 anni, gli stessi che il Napoli incasserà dalla Juve per Quagliarella, si capisce come mai, quanto a gestione del bilancio societario, il Napoli abbia già vinto lo scudetto.

    Non è dato sapere se Ibrahimovic resterà al Milan o se ne andrà a fine stagione. Un fatto è certo. Con largo anticipo sul fair play finanziario dell'Uefa di Platini, il club partenopeo ha i conti in regola per godersi questa e moltre altre stagioni a venire, in Italia e in Europa. Organizzazione, efficienza, programmazione premiano le scelte di De Laurentiis e danno un calcio agli stereotipi luoghi comuni secondo i quali a Napoli è impossibile avere successo.  Se la Casta di ogni colore che ha amministrato la città negli anni della monnezza avesse lavorato come ha lavorato De Laurentiis nel calcio, oggi i rifiuti per strada non ci sarebbero. E nelle discariche, dovrebbero finire i cialtroni che non sono stati ancora capaci di risolvere il problema. 

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