
Fiorentina-Juventus, sul mercato non c'è partita. Kean e Fagioli super, Vlahovic e Nico oggi sono dei flop
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IL CONFRONTO - Confronti, subito. E impietosi: rispetto alla sua avventura in bianconero - dove Moise ha totalizzato 123 presenze -, i gol di differenza sono appena 2. Cioè: sono 22 alla Juve, e 20 alla Fiorentina, dove però i gettoni risultano 33. Il numero di assist è già uguale: siamo a 3. E siamo in una situazione completamente diversa rispetto anche al clima di fiducia che si respira attorno all'attaccante. Kean è diventato il leader offensivo ed emotivo di questa squadra che non vuole fermarsi, in Italia come in Europa. Alla Juventus era il ragazzo che sentiva troppo la maglia, che doveva crescere, che non era in grado di fare quel passo in là per meritare spazio.
QUESTO FAGIOLI - Ora: per Fagioli, tutto questo, deve ancora capitare. Perché poi un giocatore non si giudica dal coraggio e dell'altruismo, e nemmeno dalla fantasia, nonostante Nicolò ne abbia da vendere. Si giudica sulla continuità, come i cavalli di razza. Però si può dire questo, ecco: che nei primi due mesi alla Fiorentina, il centrocampista sta facendo proprio bene. Palladino lo tiene in grandissima considerazione, e in viola ha 20' in più in campo di media, titolare 4 volte su 7 mentre 7 erano state le occasioni concesse dal primo in bianconero. "Fagioli sta crescendo sempre, per me è un campione, ha grande tecnica, vede calcio. Ci sta facendo alzare il livello della squadra", le parole dell'attuale tecnico fiorentino. Gli fa fare la mezzala di qualità, meno il regista, lo fa correre e prendersi responsabilità. Non serviva altro.
STRAPAGATI - Sarebbe già una storia ben complicata per la Juve, se non fosse che il mercato in entrata è pronto a mettere un bel carico da novanta. Anzi: da 120. Sono (circa) i milioni spesi nella direzione opposta per finanziare gli acquisti di Dusan Vlahovic e Nico Gonzalez, arrivati in bianconero con l'obiettivo di alzare il livello tecnico e di personalità della Juve, e oggi con la coda tra le gambe, per motivi diversi e simili allo stesso tempo. In un tempo ben differente, entrambi hanno deluso le aspettative - alte, altissime - di tutti. E pure per questo sembra uno scontro ideologico, altro che una partita di calcio. Da una parte c'è chi semina, dall'altra chi raccoglie. Il campo, come sempre, dà un giudizio netto e definitivo.
Commenti
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Non c'è molto da dire, sul campo degli acquisti ci hanno battuto con un pesante 0-2 fuori casa.....