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    San Valentino rossonero a San Siro: Berlusconi, Seedorf e Balotelli sulla cresta dell'Honda

    San Valentino rossonero a San Siro: Berlusconi, Seedorf e Balotelli sulla cresta dell'Honda

    San Valentino finisce con il gol più bello. La dedica più dolce. Senza lacrime, solo applausi. Mario si porta a cena il Milan, regala tre punti sofferti a Seedorf e si riprende lo scettro, re con la cresta. 

    Ma Balotelli è un campione? Per il suo allenatore ancora no, ma presto lo sarà. Galliani forse la pensa diversamente, ma non lo dice. Sa che Mario va stimolato quotidianamente, ecco perché non gli consegna già la laurea. Eppure, per l'Ad, Balo è già il miglior giocatore del Milan, magari d'Italia. Si fa fatica a trovarne uno più bravo. 

    Anche Prandelli, in questi giorni, non l'ha criticato o attaccato pubblicamente, troppo importante il suo contributo in un momento in cui Rossi é ancora fuori giri e Osvaldo si è già fermato. Lui ha risposto così, con quella botta da impazzire, punito un buon Bologna da questo Milan ancora senza grandi idee. 

    A proposito, ma Seedorf resisterà? Non abbiamo segnali contrari, non avrebbe senso ricambiare ancora. Ecco perché l'olandese ha tempo per cambiare gioco e filosofia di una squadra senza cambio di ritmo. Ma con un passo più tonico dopo la scossa del numero 45. 

    In mezzo ci sono i problemi di Honda e i fischi di San Siro, mentre risuonano le parole di Berlusconi e Galliani che allontanano nuvole e minacce di crisi. Basta un raggio, basta lui. Per sentirsi ancora innamorati a San Valentino. 

    Gianluca Di Marzio (giornalista Sky Sport)

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