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    Sampmania: Murru ha spezzato la maledizione del terzino fantasma

    Sampmania: Murru ha spezzato la maledizione del terzino fantasma

    • Lorenzo Montaldo
    Un anno fa di questi tempi su Facebook e Instagram iniziavano a circolare le prime battute e i primi ‘meme’ su Nicola Murru. Credo che sia stato anche a causa dell’ effetto disillusione. Mi spiego meglio. Murru era approdato a Genova già caricato di aspettative. Da anni la Sampdoria seguiva il laterale scuola Cagliari, che per un certo periodo era stato considerato uno dei più interessanti terzini mancini del panorama italiano, tanto da diventare pure uno dei punti fermi in Under 21. Inoltre Murru era stato pagato davvero molto. La cifra complessiva si attesta tra i 6 e i 7 milioni, più il cartellino di un onesto mestierante della Serie A come Cigarini. Logico che venissero riposte su di lui speranze eccessive. E maggiori sono le attese, maggiore è la delusione se non vengono rispettate.

    Per di più il club blucerchiato era reduce da anni di sofferenze sulla fascia sinistra: una voragine, quella del terzino, estremamente complicata da colmare. Sembrava quasi una maledizione. Avete presente il film Disney “Pirati dei Caraibi: la maledizione del forziere fantasma”? Ecco, qui parliamo della maledizione del terzino sinistro fantasma. Ogni volta che il Doria comprava un calciatore in quella posizione, la cantilena sotto la Lanterna era sempre la stessa: “Speriamo che sia la volta buona”. Non lo era mai, e lentamente il giocatore si trasformava in uno spettro.

    Anche Murru appena arrivato in Liguria ha faticato molto. “Ahia, ci siamo, la maledizione ha colpito di nuovo”. Ai primi errori, ecco i mugugni. Ed effettivamente di disattenzioni il ragazzo classe 1994 ne ha commesse un numero corposo l’anno scorso, alcune anche piuttosto grossolane. Lui ha spiegato così quelle difficoltà: “Non ero riuscito a svolgere la preparazione per un infortunio, con Giampaolo equivale ad una mazzata, perché lui in ogni stagione riparte da zero”. Ha utilizzato pure una metafora inusuale ma di sicuro impatto per descrivere la sensazione: “Mi sono trovato in seconda elementare senza che avessi fatto la prima”.  L’unico rimedio in situazioni del genere è il lavoro: “Mi sono messo d’impegno, corso accelerato, due anni in uno e ora mi sento padrone degli schemi e sicuro di me”. A questa complicazione iniziale aggiungete la prima stagione lontano da casa per un ragazzo che, non dimentichiamolo, all’epoca aveva solo 23 anni e potrete tracciar il quadro completo della situazione. C’è una parola che ritorna ciclicamente nelle interviste rilasciate negli ultimi tempi da Murru, e che rappresenta il nocciolo della questione. E’ il termine ‘fiducia’, quella che l’anno scorso non sentiva attorno a sé, e che ora ha recuperato. Merito di Giampaolo, e pure del Ferraris che ha saputo guardare oltre, e osservare senza preconcetti il giovane sardo.

    Adesso le prese in giro sono praticamente sparite del tutto. Persino su Facebook e Instagram. Qualcuno inizia pure a sottolineare la sua crescita. E non pensiate che un calciatore sia immune e avulso completamente dal mondo social. Ancora una volta lo ha spiegato lucidamente quel ragazzo nato a Cagliari nel dicembre di 23 anni fa, che dimostra grande capacità analitica: “I social spesso sono il termometro. Si fa presto a dire, non guardarli, ma prima o poi ci caschiamo tutti. È vero, l’anno scorso spesso venivo criticato. Ma era giusto, avevano ragione, non riuscivo a dare il meglio di me”. Oggi Murru è uno degli insostituibili nella difesa di Giampaolo. Partita dopo partita ha migliorato le sue prestazioni, e ora il pubblico blucerchiato si augura che non venga neppure un raffreddore all’ex rossoblù. A maggior ragione non sapendo neppure che faccia abbia l’unica alternativa di ruolo, il brasiliano Tavares. Lui sì, ancora preda della maledizione del terzino fantasma. Quella che Murru ha finalmente spezzato. 

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