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    Sampmania: manuale su come buttare via una settimana in 3 semplici mosse

    Sampmania: manuale su come buttare via una settimana in 3 semplici mosse

    • Lorenzo Montaldo
    Avvertenza: Sampmania non particolarmente euforico, da leggere nonostante i rumors sul possibile ingaggio di Ranieri.

    Semplice manuale di istruzioni su come gettare via una settimana di lavoro in tre facili mosse.  

    Capitolo primo: preparare il terreno. Iniziare a ventilare il possibile esonero del tecnico in carica già durante la settimana antecedente la partita decisiva, in modo tale da avere tutto pronto in caso di capitombolo nella gara cruciale. Magari, perchè no, scaldando anche la vigilia con dichiarazioni in grado di mettere in difficoltà l’ambiente tra possibile cessione, attacchi ai predecessori e mancanze di rispetto tipo “La Samp mi è capitata” o “Oggi potrei andare in un club di prima fascia”. Che poi, non ho mai visto il presidente di una squadra tentare di destabilizzare la sua stessa formazione. Ma questa è un’altra questione.

    Capitolo secondo. E’ il più importante, cercate di seguirlo alla lettera. A seguito all’inevitabile scivolone che conseguirà da premesse del genere – imputabile ampiamente anche ad una squadra molle e io credo pure modesta sul piano della cifra tecnica – prendere l’unica decisione possibile, ossia l’esonero dell'allenatore. L’importante però è che prima dell’allontanamento del mister non sia ancora stato non dico contattato, ma almeno individuato un plausibile sostituto. Parliamoci chiaro: una società di Serie A dichiarerà sempre in pubblico di aver fiducia in X, di non aver sentito Y, ma in realtà si sarà già mossa da giorni (se non settimane) informandosi sulla disponibilità di Y a prendere la squadra. E’ il motivo per cui, di solito, non passano più di un paio di giorni dall’esonero di un tecnico all’annuncio del sostituto. Non la Sampdoria, però. Non questa volta. Con Ferrero una vicenda simile si era già verificata con Montella, ma le premesse erano molto differenti dalle circostanze attuali. L’Aeroplanino all’epoca era considerato uno dei migliori in circolazione, aveva una situazione non semplice con la Fiorentina, guadagnava molto e pretendeva altrettanto in sede di calciomercato. Insomma, era tutto un altro paio di maniche. Non regge neppure il paragone tra la Sampdoria attuale e la Sampdoria post Delio Rossi e pre Mihajlovic. Anche lì il pubblico blucerchiato aspettò l’arrivo del serbo a lungo sfruttando la pausa, ma le vicende contingenti erano ben diverse. Mihajlovic tanto per cominciare era sotto contratto con una Nazionale, aveva firmato un accordo che gli garantiva ulteriori 2 anni e mezzo a cifre corpose e, soprattutto, era impegnato con la Serbia.  Affrontò il 15 novembre la Russia, il 19 una selezione di giornalisti locali, e il 20 novembre venne ufficializzato dalla Samp. Il futuro allenatore blucerchiato era stato ampiamente deciso da tempo, la sua disponibilità era già stata incassata, e si erano dovuti soltanto attendere i tempi tecnici necessari per chiudere l’operazione.

    Capitolo terzo: procedere per tentativi. A questo punto la vostra settimana sarà già iniziata. Ora si tratterà soltanto di lasciar passare alcuni giorni, sondando i vari profili disponibili e rimasti su piazza. Tanti vi diranno di no, quasi sicuramente lo faranno i più promettenti: perchè rischiare di compromettere una carriera con una squadra in evidente difficoltà e ultima in classifica? Basterà poi attendere per un po' la risposta della prima scelta, dopo l’inevitabile ‘no’ sarà sufficiente programmare per il giorno successivo un summit con un altro candidato. Così facendo si arriva al week end in un attimo. Tanto poi la squadra nel fine settimana riposa, e si salta in un attimo a lunedì.

    Sono passaggi semplici, ma di semplice in questa Sampdoria non c’è nulla. Non è semplice il momento a livello psicologico (eufemismo), non è semplice la situazione dal punto di vista della classifica, non è semplice neppure riuscire a trovare una quadra e uno schema plausibile con i giocatori a disposizione. I bulimici tentativi dei piani alti di Corte Lambruschini per individuare a tentoni un sostituto di Di Francesco però evidenziano quella che è a mio modo di vedere la principale problematica della Samp di oggi, ossia la confusione e il vuoto di potere che si è creato. E’ un argomento che avevo già trattato, poi si rischia di diventare noiosi, ma il fatto che presidente, vicepresidente, direttore sportivo e responsabile dello scouting avessero tutti idee e opinioni diverse sul profilo a cui affidare la guida della prima squadra rende evidente l’assenza di un direttore generale, o di un responsabile dell’area tecnica, in grado di concretizzare tutte le correnti di pensiero e produrre un nome unico.

    A risentirne come sempre è una Sampdoria già malata e ferita, che sperava di approfittare di quindici giorni di quiete per sdraiarsi nella sua tana a leccarsi le ferite, e invece si ritrova in piena Savana, costretta a guardarsi attorno in maniera circospetta per evitare i predatori che le ronzano attorno, pronti a spolparla. Gettare via una settimana in questo modo, per una formazione così in difficoltà a livello mentale, è uno spreco incredibile. E gli sprechi nella Savana si pagano. Spero solo di poter aggiungere un quarto capitolo, ‘Il miracolo’.

    P.S. A me Ranieri piace. E' un personaggio perfettamente 'da Samp', rispetto a tante alternative mi fa tirare un sospiro di sollievo. Auguriamoci che arrivi davvero, e che la Samp sia la sua (ultima?) impresa.

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