Calciomercato.com

  • Getty Images
    Sampmania: equilibrio nei giudizi (ma non con Schick)

    Sampmania: equilibrio nei giudizi (ma non con Schick)

    • Lorenzo Montaldo
    E' una Sampdoria a due facce quella che esce sconfitta dal match casalingo con il Crotone. Bella, convinta e divertente nel primo tempo, rinunciataria e leziosa nella ripresa. E come già successo contro il Sassuolo, i blucerchiati subiscono una rimonta dolorosa. E' la dura legge del contrappasso, resa ancora più amara se si riflette sul fatto che, in questa stagione, il marchio di fabbrica della squadra di Giampaolo era stato proprio quello delle rimonte incredibili. In soli 8 giorni, i doriani si sono trovati per due volte dall'altra parte della barricata. 'Colpa' probabilmente anche di una classifica tranquilla, e della mancanza di motivazioni, ma va anche tributato il giusto riconoscimento ad un Crotone in grado di rimanere aggrappato alla partita pure nei momenti più difficili.

    Solidi, quadrati, coraggiosi: i rossoblù hanno meritato la vittoria, maturata anche a causa di una Samp scarica e troppo intenta a specchiarsi nella bellezza di alcune giocate che talvolta risultano persino eccessive. Come è già capitato spesso nella storia doriana (più o meno recente), c'è il rischio di lasciare una macchia fastidiosa e evitabile su un campionato che ha regalato tante emozioni al pubblico del Ferraris. Eppure ci vuole anche equilibrio, soprattutto quando si esprimono giudizi nei confronti di una squadra giovane e promettente, che si è guadagnata centimetro dopo centimetro un credito importante e che non può essere offuscato da una flessione per certi versi preventivabile. 

    Forse, se c'è qualcosa che si può imputare alla gestione di Giampaolo, è la scarsa attitudine a tentare qualche esperimento in più in gare come questa, che poco hanno da dire a livello di classifica. Magari si potrebbe dare un po' di riposo a Bruno Fernandes, che pare in debito d'ossigeno nelle ultime uscite, oppure a Torreira, che ha giocato tutto un campionato a livello altissimo e ora paga il minutaggio elevato. Forse il tecnico doriano avrebbe potuto concedere più spazio a Djuricic (è discontinuo, ma ha un passo insostenibile quando può strappare in velocità) oppure a quel grande professionista che è Luca Cigarini, è vero. Ma resto convinto che Giampaolo sia quanto di meglio la Samp si possa augurare, e credo anche che alcune delle critiche che ho letto nel post partita siano ingenerose. Tra le note positive c'è anche a mio parere la prestazione di Dodò: uscito tra gli applausi – e non succedeva da molto – ma soprattutto attento e pulito per tutti e 70 i minuti a sua disposizione. Ha fatto cose semplici, scolastiche, ma le ha portate a termine senza sbavature. In quest'ottica acquistano ancora più valore le dichiarazioni dell'allenatore rilasciate pure nella conferenza stampa antecedente alla gara con i rossoblù. Giampaolo, parlando del brasiliano, ha ribadito un concetto già espresso: si tratta, secondo l'allenatore doriano, di un giocatore che 'scomposto' ha tutto, e che deve migliorare nella somma di tutte le sue componenti. Questo il succo del pensiero di Giampaolo, ed è un'analisi che sottoscrivo in pieno.

    Un paragrafo a parte lo merita ovviamente Patrik Schick. Prendo in prestito una battuta di 'Amici miei', per la precisione una frase che cerco di tenere sempre a mente quando penso a persone che, in qualunque campo, si distinguono dalle altre perchè hanno qualcosa in più, qualcosa di diverso rispetto alla normalità. "Che cos'è il genio? E' fantasia, intuizione, decisione e velocità di esecuzione". Ora andatevi a rivedere il gol del centravanti ceco che a 21 anni tira fuori dal cilindro meraviglie a ripetizione. C'è la fantasia nell' immaginare quel tocco con l'esterno, c'è l'intuizione che lo porta a capire in anticipo il movimento di Ferrari, pronto ad andargli incontro piuttosto che temporeggiare. C'è la decisione, la convinzione nel provare la giocata, e c'è soprattutto la velocità d'esecuzione. Schick fa qualcosa che in pochi sanno fare, e lo fa pure a una velocità doppia rispetto agli 'eletti' in grado anche solo di pensare una giocata del genere. E' per questo che sono convinto di aver avuto la fortuna di assistere alla nascita di un fuoriclasse. E in questo caso no, non voglio essere equilibrato. E' un evento raro, come una splendida cometa che attraversa un cielo pieno di stelle. La vedi una volta, non sai se ti ricapiterà nella vita. E' per questo che prego, clausola o non clausola, di potermelo godere ancora un anno.

    @LorenzoMontaldo

    Altre Notizie