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  • Sampmania: dove eravamo rimasti?

    Sampmania: dove eravamo rimasti?

    • Lorenzo Montaldo
    Dove eravamo rimasti? Ah già, fermi a qualche mese fa, post Palermo. Quella Sampdoria, troppo brutta per essere vera, ci aveva deluso enormemente, ma per certi versi la batosta con i rosanero era anche attesa. Noi eravamo gli sfavoriti, quelli che lì nemmeno dovevano esserci. Un'estate dopo il mondo si è ribaltato. La Samp è diventata la squadra da battere, la corazzata con il "Mercato da Champions", come ha detto il ds del Frosinone, e vederla inciampare allo Stirpe lascia un po' l'amaro in bocca. Oggettivamente la gara di ieri ha dato a tratti l'impressione di sufficienza. I blucerchiati si sono specchiati troppo e hanno speculato sul risultato dopo essersi trovati in vantaggio, trasmettendo la sensazione di avere un po' buttato via un'occasione.

    Calma. Manteniamo la calma. Anche a me il pareggio, che poteva diventare una sconfitta senza la paratona nel finale di Ghidotti, brucia. Però le grandi protagoniste attese della B hanno steccato tutte. Anzi, una partita del genere probabilmente la Samp 2023-2024 l'avrebbe infiocchettata e consegnata agli avversari su un piatto d'argento. Spero che Pirlo riveda questo Frosinone-Samp, analizzi gli errori commessi in fase difensiva - abbiamo preso due gol da incubo, commettendo errori ridicoli - e magari ripensi un po' ai cambi effettuati. Benedetti fuori posizione quando nel ruolo hai tre alternative come Vieira, Kasami e Meulensteen ad esempio è una scelta inspiegabile. Inoltre, dopo l'1-2 mi è parso di vedere il Doria intento ad amministrare il risultato. I blucerchiati hanno abbassato il baricentro, giochicchiando fuori dall'area e rivitalizzando una partita altrimenti avviata verso il naturale epilogo.

    Ecco, Pirlo quest'anno non potrà più nascondersi. Con la rosa a disposizione, i cambi in panchina e la figura di un direttore sportivo di peso e di rilievo, le attenuanti per il mister sono finite. Il Doria deve ingranare, non ci sono alibi, e il tecnico deve rivelarsi il valore aggiunto, non un punto debole. Pirlo non possiamo crocifiggerlo dopo un pareggio in trasferta contro una compagine appena retrocessa dalla Serie A, ma ora avrà decisamente meno scusanti. Adesso tocca a lui dimostrare di essere o meno un allenatore da Sampdoria.

    La nota positiva è decisamente il reparto avanzato. Akinsanmiro si è capito per quale motivo l'Inter lo ha ceduto in prestito mantenendone il controllo, Tutino si è divorato un gol ma quando dialoga nello stretto con 'Aki' e Coda parla un'altra lingua rispetto ai calciatori della B. Già, Coda: peccato sia vecchio e che non segni più, ci è stato rifilato proprio un bel pacco. Come dite? Anche ieri migliore in campo? No impossibile, probabilmente avete sbagliato giocatore, io parlo di quello vecchio, bollito, quello che ci hanno dato per prenderci in giro, per fare l'elemosina...

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