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    Sampmania: Damsgaard la prossima plusvalenza, Vieira il sacrificato? Come cambia il centrocampo

    Sampmania: Damsgaard la prossima plusvalenza, Vieira il sacrificato? Come cambia il centrocampo

    • Lorenzo Montaldo
    Dopo aver analizzato le possibili mosse di mercato in casa Sampdoria tra porta e difesa, con particolare attenzione alle situazioni di Audero e Colley, oggi è il turno del reparto nevralgico della formazione blucerchiata, ossia il centrocampo. Qui la situazione è decisamente meno complessa, con poche situazioni spinose da gestire e parecchie alternative di buon livello, ma da Corte Lambruschini dovranno comunque soffermarsi a riflettere prima di intraprendere strade avventate. Il caso più complesso, a mio modo di vedere, è quello legato a Vieira: qui trovate un approfondimento in merito al calciatore inglese, ma la mia riflessione sull’ex Leeds ve la posso sintetizzare in poche righe. 

    Credo che Vieira ad oggi non si sia ancora adattato al calcio italiano, penso si tratti di un calciatore che non ha ancora mostrato né spiccate doti di interdizione, né di costruzione, e ritengo che dopo due anni di Serie A (seppur monchi) l’evoluzione non possa essere particolarmente esaltante. Francamente ritengo i 20 e rotti milioni ventilati a gennaio per una sua fantomatica cessione - vera o presunta - una cifra irrealistica e non concretizzabile. Dovessero arrivare, ben venga per la Samp, ma temo e immagino che il Doria si accontenterà alla fine di un importo decisamente più bassa, magari in grado comunque di mettere a bilancio una piccola plusvalenza rispetto ai 7 milioni versati due estati fa dal Leeds. Idealmente il posto di Vieira nella filosofia aziendale si può considerare già preso da Damsgaard, danese classe 2000 descritto come talentuoso dagli osservatori e soprattutto già bollato dal certificato di qualità di Riccardo Pecini. Le caratteristiche tecniche sono molto diverse da quelle di Vieira, ma nei desideri societari è evidente che Damsgaard rappresenti la prossima pepita da plusvalenza.

    Le altre valutazioni per il centrocampo della Samp passeranno logicamente dalle indicazioni di Ranieri. Sir Claudio dovrà innanzitutto sciogliere un nodo, ossia quello che coinvolge il modulo da adottare. In linea teorica, gli elementi di oggi nella rosa doriana si prestano decisamente più allo schieramento con tre centrocampisti e un trequartista: Ekdal, lo stesso Vieira, Linetty, Thorsby, Bertolacci e Barreto nascono centrali. L’unico esterno di ruolo a Bogliasco è di fatto Depaoli, con Linetty e Thorsby jolly più Jankto adattabile a laterale mancino. Anche Ramirez è stato spesso schierato largo nel 4-4-2, ma è risulta evidente persino a noi profani la minor incisività dell’uruguaiano quando gioca sulla fascia, rispetto alle partite disputate da trequartista. Se ce ne siamo accorti noi, figurarsi Ranieri che infatti lo ha spesso ‘mascherato’ da ala per poi correggere subito il tiro spostandolo poco dopo l’inizio del match in posizione di rifinitore. 

    Credo che alla fine, potendo lavorare con la squadra da inizio stagione, Ranieri sceglierà proprio il modulo che fu del predecessore Giampaolo. In corso d’opera il tecnico aveva puntato sul 4-4-2 per una questione di praticità e affidabilità, ma ritengo che in un progetto ad ampio raggio l’allenatore possa prendere in considerazione un paio di schieramenti da insegnare alla squadra, adattandoli alle situazioni. Gli uomini verranno di conseguenza. Ekdal e Thorsby sono praticamente certi di una riconferma, idem Linetty seppur con la spada di Damocle del prolungamento contrattuale non ancora raggiunto. Se la Samp non troverà l’intesa con il polacco, la cessione diventerà un’eventualità concreta, per non rischiare di perderlo gratis l’estate successiva, in caso contrario invece non ci sono dubbi sulla sua permanenza a Genova. Per Barreto la soluzione più probabile a questo punto è un addio, dal momento che a giugno sarà libero a parametro zero, stessa situazione per Bertolacci che in teoria dovrebbe rinegoziare l’accordo con la Samp. Una sua eventuale riconferma però passerà dalla volontà di trattenerlo di Ranieri. Diverso il discorso di Jankto: credo che la Samp si sia ormai rassegnata a mettere in preventivo una minusvalenza, è molto molto difficile che qualcuno bussi e offra sull’unghia i 14 milioni versati a suo tempo all’Udinese per averlo. Una cessione del ceco libererebbe uno slot importante, parzialmente coperto da Damsgaard ma capace di aprire il fronte anche per un’altra manovra in entrata. Il Doria potrebbe poi cercare di piazzare Leris, magari in prestito, sperando di recuperare un giocatore molto giovane eppure già parzialmente ‘bruciato’ a Genova, mentre Depaoli era stata forse la sorpresa più lieta dello scorso mercato. Una sua riconferma è a oggi abbastanza plausibile.

    Chi potrebbe arrivare, dunque? Molto, come detto, dipenderà dal modulo. Se Ranieri dovesse decidere di insistere con il 4-4-2, serviranno almeno due esterni, considerando la permanenza di Jankto, tre se l’ex Udinese verrà ceduto. Viceversa, se si tornerà alla sistemazione tattica di Giampaoliana memoria, potrebbe essere utile una mezzala di qualità da accostare ai muscoli di Linetty e al cervello di Ekdal. L’altra alternativa sarebbe quella di acquistare un regista puro, in grado di dettare i tempi alla manovra, tornando a sistemare lo svedese (gran bel giocatore) in un ruolo meno di impostazione e più di contenimento. Così facendo la Samp si ritroverebbe con due ‘cervelli’ pulsanti nella zona nevralgica del campo, senza rinunciare però ai centimetri e alla forza fisica garantita dal duo Ekdal-Linetty. Gaston Ramirez, invece, me lo sono tenuto da parte. La sua posizione è troppo peculiare: appuntamento al prossimo Sampmania per parlare dell’uruguaiano. 

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