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Sampmania: coi tempi sempre stretti
Nel frattempo, però, se n'è andato anche Correa e, al 17 di luglio, la squadra è ancora un'embrione in fase di consolidamento. Le società modello, quelle a cui ispirarsi, alla partenza per il ritiro sono già fatte. La Juventus - il meglio a livello dirigenziale in Italia - ha la squadra pronta già da qualche giorno. E parliamo di un club che si è rinforzato con un difensore centrale, un esterno e un centrocampista. In sostanza, l'ossatura e il telaio su cui imbastire un ordito vincente. Da qui ad agosto, i bianconeri potranno concentrarsi solo su un paio di operazioni relativamente slegate dalla questione ritiro (Higuain, per esempio, che faccia o meno la preparazione con la futura squadra cambia poco). Stesso discorso dicasi, ad esempio, per il Sassuolo. Per quelle società insomma additate da tutti come esempi da seguire.
Cosa manca, invece, ai blucerchiati? Di certo, non soltanto qualche ritocco. Un difensore, dopo la partenza di Moisander e considerando Regini centrale, forse anche due nel caso andasse via Silvestre. Un esterno sinistro, che pare essere stato individuato in Dodò, un centrocampista 'di manovra' per sostituire Fernando (sarà una scelta fondamentale, da non sbagliare assolutamente) e un trequartista al posto di Correa. Anche se magari l'investimento importante su un giovane promettente, il Praet della situazione, per intenderci, sarebbe meglio farlo in un ruolo più scoperto rispetto alla trequarti, dove già c'è Alvarez.
Il tutto senza tenere conto dei vari punti interrogativi su Muriel, Soriano e De Silvestri. La filosofia del 'tutti cedibili a fronte di una buona offerta', a malincuore si può anche comprendere. Ma bisognerebbe aggiungere una postilla: 'tutti cedibili a fronte di una buona offerta E quando si ha già in mano il sostituto'. Vero, i tentennamenti di Fernando possono aver bloccato il mercato in entrata. Ma la plusvalenza Correa garantiva la liquidità per chiudere alcune operazioni.
La Sampdoria, di fatto, è ormai abitutata ad operare coi tempi sempre troppo stretti. Era successo anche con la vicenda Giampaolo, sta avvenendo di nuovo con il mercato. Le due situazioni forse sono legate, ma per la Samp sarebbe stato importantissimo partire per Ponte di Legno con una vera ossatura, e non solo con un abbozzo. Auguriamoci che Giampaolo riesca a bruciare le tappe, di stagioni nate storte ne abbiamo avuto abbastanza.