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Sampmania: Antonio accetta, in panchina ci resti poco
Però potevi metterti d'impegno l'anno scorso come hai fatto quest'estate Antonio, mannaggia a te. O come ti avrebbe detto Totti una dozzina di anni fa, 'te possino...'. Hai idea di quanto ci saremmo divertiti? E di quante ansie e di quanta tensione ci avresti risparmiato? Ma va beh, 'il passato lo rimpiange chi non ha futuro', e te di futuro davanti ne hai ancora. Anche a trentaquattro anni. Anche con un solo anno di contratto con la Samp.
E allora mi piace pensare che tu possa leggere questo articolo, per darti un consiglio, ammesso che tu ne abbia bisogno, e per farti sapere quello che la stragrande maggioranza dei tifosi blucerchiati vorrebbe poterti dire. Accetta di partire da quinto attaccante. Accetta di non avere spazio, di avere poca considerazione, accetta di essere considerato una riserva, accetta di cominciare dalla panchina. Ci resterai poco, ne sono sicuro.
Rimettiti in gioco come un ragazzino che si affaccia al mondo del calcio, e non come uno dei giocatori probabilmente più talentuosi che si siano visti in Italia almeno dai tempi di Baggio. Se accettassi queste condizioni, daresti la dimostrazione di maggiore umiltà e maturità di tutta una carriera. Pensate sia facile rinunciare ad uno status o ad una posizione acquisiti con anni di prove, esami e test? Io non ci riuscirei.
Hai sempre detto che se avessi avuto la testa di Palombo, saresti stato Messi. Facci vedere cosa sarebbe potuto essere, e per un motivo o per l'altro non è stato. Il Capitano da due anni è ai margini, senza mai una parola fuori posto né un accenno di nervosismo. E diciamolo chiaramente, lo sa anche lui stesso, non ha proprio i tuoi piedi. E poi non puoi lasciarci con il rimpianto di aver avuto un Cassano allenato e maturo, e di non essercelo potuti godere.
Pensi davvero che Giampaolo si accontenti di avere un Lamborghini in garage, dopo una vita con la Panda, e si limiti ad ammirarlo ogni tanto? Senza nemmeno l'ebbrezza di un paio di chilometri a tavoletta? Magari solo alla domenica, a noi andrebbe bene lo stesso. Accetta di sederti, una, due, tre volte. Quelli come te, al suolo non ci restano ancorati a lungo.
Quando arriva l'ultimo atto del suo ultimo spettacolo, ogni attore dà qualcosa in più. E allora facci divertire, prenditi il palco per il gran finale: ormai l'aspettativa è troppo alta, ci aspettiamo una chiusura degna di nota. Una di quelle che non ci potremo mai dimenticare.