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Sampmania: azioni, reazioni e Giampaolo-pensiero
E' un pensiero curioso, che condivido. La Samp dà nettamente questa impressione: manca l'ultimo ritocco, chissà perchè. Bello spunto di riflessione anche per quanto riguarda l'ultima frase. Effettivamente, il Doria adesso deve comprendere quanto è lontana dalle migliori, quelle che in Europa ci andranno davvero. Anche perchè, diciamoci la verità, Giampaolo parla legittimamente di ultima chiamata, e almeno virtualmente è così, Ferrero ha parlato di 'vincerle tutte per riaprire il discorso qualificazione', e tecnicamente ha ragione, ma chi ci crede ancora? Onestamente ritengo che la qualificazione all'Europa League in questo momento sia plausibile quanto l'esistenza dei guardiani ai confini della terra della teoria terrapiattista. Speriamo che questa frase mi si ritorca contro.
Il tecnico doriano però ha sviluppato ulteriormente il ragionamento, aggiungendo un altro paio di considerazioni interessanti, che rispondono alle domande che mi facevo nel Sampmania di qualche giorno fa. Giampaolo ha evidenziato come la sua squadra possa alzare l'asticella "a prescindere dalle cessioni importanti, dalle plusvalenze, dal bilancio in attivo. Ogni anno siamo migliorati e io sono convinto che ci sia ancora margine". Non sono frasi di circostanza, sottolineano invece quanto in realtà sia ambizioso Giampaolo, che dai suoi detrattori viene tacciato esattamente del contrario.
Sul discorso del fatturato poi il nostro talebano preferito (o almeno, il mio talebano preferito) si è soffermato ulteriormente. "Se il fatturato dice che la Sampdoria deve stare tra l’ottavo e il dodicesimo posto, io devo lottare per compiere qualcosa di straordinario e fare meglio. Devo provarci, osare, restare sul pezzo fino all’ultimo. E’ un atteggiamento utile anche in vista dell’anno prossimo, per ripartire ancora meglio". Io adoro Giampaolo, perchè dimostra la volontà di provarci fino alla fine, senza porsi limiti che pure sarebbero fisiologici considerando che, nel piano varato dal cda della Sampdoria, viene specificato esplicitamente un obiettivo sportivo "tra l'ottavo e il dodicesimo posto". Indirettamente poi nelle ultime dieci parole l'uomo di Giulianova conferma anche quelli che potrebbero essere i piani per il futuro: crescere ancora, e farlo con la Samp. Ecco, se domani dovessimo risvegliarci con una nuova proprietà, penso che il modo migliore per presentarsi sarebbe quello di confermare l'allenatore. A meno che non ci portino Klopp, ovviamente. Ma credo che nel Liverpool possa avere ancora un futuro.
Samp-Lazio però sarà anche una partita di azioni e reazioni. La reazione della Samp dopo il tonfo di Bologna, ad esempio, ma soprattutto la reazione dei calciatori che sono mancati nel momento cruciale. Viene in mente Audero su tutti, che come sottolinea sempre Giampaolo 'ci ha messo la faccia' nel post gara, e non è comune. Ricordo di averlo già visto più di una volta in stagione risollevarsi alla grande già nella stessa partita dopo un errore, chissà che non possa già farlo anche oggi. La reazione però dovrà essere anche quella di Quagliarella, rimasto in ombra al Dall'Ara - lungi da me l'idea di criticare il 27, sarebbe lesa maestà - e pure di un Praet che spesso ha giocato piuttosto bene, ma che domenica scorsa andava a corrente alternata. Senza contare che anche da Ramirez ci si aspettava un partitone contro la sua ex squadra, e non una prova grigia e incolore seppur generosa. La reazione, però, sono curioso di vederla anche da parte dei tifosi, che Giampaolo ha sempre definito legittimamente come 'il valore aggiunto'. L'atmosfera del Ferraris darà il polso della situazione, e permetterà di valutare se ai sostenitori blucerchiati quanto scritto 'a bilancio' va bene, o se si tratta invece di un limite troppo restrittivo per una tifoseria come quella della Samp, che all'Europa c'era abituata e che, secondo me, di ridimensionarsi proprio non ne ha voglia. Un po' come il suo allenatore.
@lorenzomontaldo
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