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Sampdoria, il retroscena di Cassano: "Dissi io a Ferrero di prendere Giampaolo, ma poi..."
I problemi partirono dal ritiro: "Iniziammo il ritiro e cominciammo a fare le amichevoli. L'ultima parte del ritiro viene uno che faceva la spia per me e dice “Vedi che non sei convocato per la tournée a Barcellona”. Ricordo anche che in quell'allenamento, per due calci d'angolo ci mettemmo cinquanta minuti. Una volta iniziata la stagione con lui parlavo e non parlavo, perché lui è un po' introverso, ma non è una cattiva persona. Ma io ero molto ingombrante e cosa faccio?"
Lì iniziarono i guai, ma la responsabilità non sembra essere necessariamente di Giampaolo: "Tolgo il disturbo e vado ad allenarmi con la Primavera, con i ragazzini. Vado da lui e gli chiedo chi mi avesse messo fuori. Lui mi risponde che era stata la società. Vado da Romei e mi dice che era colpa di Ferrero. Chiamiamo il presidente e mi dice 'Antò io ti adoro?'. Facciamo la riunione e la colpa se la prende Osti. Dopo quella volta ho capito tutto, li ho mandati a quel paese e ho chiuso il rapporto con la Sampdoria".
Dopo un mese o due che mi allenavo con i ragazzini avevo sempre un buon rapporto con lui e andavo a parlare di calcio con Giampaolo. Capivo che potevo essere ingombrante".