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Sampdoria, i retroscena del gol di Saponara: Giampaolo furente 'Non volevo presentarmi in conferenza'
Sull'1-1 Salvatore Foti, collaboratore di Giampaolo, è già rientrato nello spogliatoio: "Non riesco mai a vedere i recupero... soffro troppo... vado lì, fumo e controllo sul telefonino il risultato, aggiornandolo in continuazione" ha raccontato a Il Secolo XIX. Poco dopo ecco il rigore dato da Massa. Una decisione che fa imbestialire Giampaolo, tanto che il tecnico doriano nel post partita la definirà 'moviola in campo'. Il tecnico lascia la panchina "per non farmi espellere" e vola furente negli spogliatoi. L'allenatore - stando alla ricostruzione de Il Secolo XIX - si infila sotto la doccia "talmente arrabbiato che pensavo di non presentarmi nemmeno alla conferenza stampa. Non si può dare un rigore così...".
La versione combacia anche con quella del preparatore Catalano: "Non ce la facevo a vedere il rigore di Immobile. E mi sono fermato lì fuori, nel corridoio. Ho visto improvvisamente Giampaolo passarmi davanti ed entrare nello spogliatoio". Da lì in poi, il racconto torna a Foti, che vede la porta dello spogliatoio aprirsi e Giampaolo entrare infuriato: "Mi dice 'Lillo fammi vedere se era rigore... fammi vedere se era rigore...'. Ma io sul telefonino non ricevevo le immagini in diretta, non sapevo niente di quello che stava succedendo, controllavo solo il risultato su un altro sito live: 1-1, un refresh dopo l'altro e alla fine vedo 2-1, rigore di Immobile. Capisco che è successo qualcosa di ingiusto, non avevo mai visto Giampaolo così scosso".
Nel frattempo in campo è rimasto Micarelli, altro collaboratore del tecnico. "Non vedo Giampaolo" ha aggiunto ancora al quotidiano. "Ho pensato che lo avessero espulso". Poi però ecco il capolavoro, il gol di Saponara al 53' minuto: "Io ho esultato lì, nell'area tecnica, incredulo. E mi è venuto un ferocissimo mal di testa, sentivo i tifosi della Lazio dietro di me gridare, mi sembrava quasi che mi esplodessero le tempie. Non ho aspettato il fischio finale, mi sono precipitato nello spogliatoio. Ho aperto la porta, ho visto Lillo fermo a guardare il telefonino e Marco fermo sotto la doccia, con le mani sul petto. Gli urlo 'Marco, Marco, 2 a 2, gran gol di Saponara', mostrandogli il risultato con indice e medio delle due mani. Ricorderò per sempre il cambio di espressione del suo volto, vado sotto la doccia anch'io, vestito e lo abbraccio. A quel punto - conclude il racconto Micarelli - lui sgrana gli occhi, mi fissa e mi fa l'ultima domanda che chiunque si sarebbe mai potuto aspettare, 'Ma... è finita?' ". Sì, era proprio finita.