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Salernitanamania: il tempo di Simy è finito
La Salernitana esce a mani vuote dall’Olimpico. Il ko contro una Lazio in ripresa e dai valori tecnici ovviamente superiori può essere accettato. Un ko che poteva essere di proporzioni minori con un pizzico in più di fortuna (vedi i pali di Djuric e Ribéry). Ma ancora una volta le disattenzioni, che contro le big si pagano a caro prezzo, hanno affondato i granata. Stavolta il protagonista in negativo è Gyombér che regala la palla del 2-0 a Pedro e si fa passare tra le gambe il tiro del tris di Luis Alberto.
A Roma la Salernitana si è presentata, come spesso le è capitato ultimamente, piena di assenze, soprattutto a centrocampo. Mancavano infatti Kastanos (squalificato), Capezzi e Mamadou Coulibaly; in panchina si è rivisto Lassana Coulibaly, rientrato però da poco e quindi impiegato col contagocce. Dopo la sosta i granata avranno la doppia chance di fare punti salvezza contro concorrenti come Sampdoria (in casa) e Cagliari (in trasferta). Proprio i recuperi in mediana potranno essere fondamentali; contro i biancocelesti si è vista la grande differenza tecnica soprattutto nel costruire l’azione. I tredici giorni di sosta serviranno a Lassana per recuperare la forma ed essere abile e arruolabile alla ripresa, quando potrebbe tornare disponibile anche Capezzi.
La Salernitana ha il peggior attacco del campionato di Serie A. Sono dieci i gol realizzati nelle prime dodici giornate dalla compagine granata, ieri a Roma a secco di reti per la seconda partita consecutiva. In questo senso nel reparto offensivo di Colantuono c’è un problema che si chiama Simy. Il trainer di Anzio sta provando a dargli fiducia, ma il nigeriano continua ad essere un oggetto misterioso. Prestazione irritante quella dell’ex Crotone che non è riuscito a tenere palloni per la squadra, finendo nella morsa di Acerbi e Luiz Felipe. L’ingresso di Djuric ha reso ancor più evidente l’importanza del bosniaco per questa squadra; l’ex Cesena ha sfiorato il gol, beccando la traversa, e ha reso più fluida la manovra. Per Simy è stato fatto un investimento importante, ma il classe ’92 continua a non dare risposte. Una squadra in lotta salvezza ha bisogno di certezze, è giusto quindi crearsi ancora false speranze?
A Roma la Salernitana si è presentata, come spesso le è capitato ultimamente, piena di assenze, soprattutto a centrocampo. Mancavano infatti Kastanos (squalificato), Capezzi e Mamadou Coulibaly; in panchina si è rivisto Lassana Coulibaly, rientrato però da poco e quindi impiegato col contagocce. Dopo la sosta i granata avranno la doppia chance di fare punti salvezza contro concorrenti come Sampdoria (in casa) e Cagliari (in trasferta). Proprio i recuperi in mediana potranno essere fondamentali; contro i biancocelesti si è vista la grande differenza tecnica soprattutto nel costruire l’azione. I tredici giorni di sosta serviranno a Lassana per recuperare la forma ed essere abile e arruolabile alla ripresa, quando potrebbe tornare disponibile anche Capezzi.
La Salernitana ha il peggior attacco del campionato di Serie A. Sono dieci i gol realizzati nelle prime dodici giornate dalla compagine granata, ieri a Roma a secco di reti per la seconda partita consecutiva. In questo senso nel reparto offensivo di Colantuono c’è un problema che si chiama Simy. Il trainer di Anzio sta provando a dargli fiducia, ma il nigeriano continua ad essere un oggetto misterioso. Prestazione irritante quella dell’ex Crotone che non è riuscito a tenere palloni per la squadra, finendo nella morsa di Acerbi e Luiz Felipe. L’ingresso di Djuric ha reso ancor più evidente l’importanza del bosniaco per questa squadra; l’ex Cesena ha sfiorato il gol, beccando la traversa, e ha reso più fluida la manovra. Per Simy è stato fatto un investimento importante, ma il classe ’92 continua a non dare risposte. Una squadra in lotta salvezza ha bisogno di certezze, è giusto quindi crearsi ancora false speranze?