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  • Lazio-Salernitana, una sfida nel segno di Lotito: tra gioie e dolori...

    Lazio-Salernitana, una sfida nel segno di Lotito: tra gioie e dolori...

    • Mauro Bersani
    Tra le partite in programma nella dodicesima giornata di Serie A spicca la sfida dell'Olimpico tra Lazio e Salernitana. Le due squadre si ritrovano a duellare nella massima serie 22 anni dopo l'ultima volta (allora finì con un tennistico 6 a 1 per i biancocelesti) grazie a Claudio Lotito, proprietario della società capitolina e proprietario fino ad agosto scorso di quella campana, messa in vendita a causa delle norme regolamentari vigenti. Lotito, al netto di alti e bassi e di un rapporto non semplice con entrambe le tifoserie è sicuramente il grande protagonista di questa sfida, avendo acquisito le due società in momenti piuttosto complessi, portandole ad alti livelli di competitività con una parola d'ordine: attenzione ai conti.

    LAZIO - Lotito acquista la Lazio nel 2004. La società biancoceleste, reduce dall'epopea Cragnotti che ha portato in bacheca lo scudetto nell'anno 1999/2000 e numerose coppe nazionali e internazionali è sull'orlo del fallimento, prima commissariata e poi venduta all'imprenditore romano. Lotito gestisce oculatamente i conti del club, sistemando prima la parte finanziaria e poi quella sportiva, dando alla Lazio una continuità di rendimento e di competitività destinata a durare. Nei 17 anni di presidenza Lotito la Lazio vince 6 titoli, 3 Coppe Italia e 3 Supercoppe Italiane; in Campionato, pur non lottando mai per lo scudetto, la squadra naviga costantemente nella parte medio-alta della classifica, con miglior piazzamento il terzo posto raggiunto nelle stagioni 2006/07 e 2014/15, inoltre la squadra si qualifica per 3 volte in Champions League e per ben 8 volte in Europa League, segno tangibile di una gestione delle risorse e di scelte sul mercato vincenti, senza mai fare il passo più lungo della gamba.

    SALERNITANA - I campani, dopo il fallimento del 2011 che li costrinse a ripartire dalla serie D, vengono acquistati da Lotito assieme al cognato Mezzaroma. Anche in questo caso Lotito cura la parte economica parallelamente a quella sportiva, portando i granata a una stabilità economica invidiabile, merce rara per le società di serie C e D martoriate da decine di fallimenti ogni anno. Nel giro di soli quattro anni la Salernitana torna in serie B vincendo, nel frattempo, 3 campionati (serie D, LegaPro seconda divisione e LegaPro), 1 Coppa Italia e 1 Supercoppa di Categoria. La squadra naviga nelle parti medio-basse della categoria cadetta, sfiorando la retrocessione due volte (evitata nel 2015/16 e 2018/19 grazie alla vittoria dei playout) fino all'exploit dello scorso campionato, in cui i campani sotto la guida di Castori centrano un insperato secondo posto e il conseguente approdo, dopo 22 anni, in Serie A. Una promozione sempre in Lotito style: competitività e capacità gestionale ai massimi livelli, con un occhio guardingo sui conti. 

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