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    Sabatini a CM: 'Il Milan per ora trionfa nel mercato delle contraddizioni'

    Sabatini a CM: 'Il Milan per ora trionfa nel mercato delle contraddizioni'

    • Sandro Sabatini
      Sandro Sabatini
    Raffica di mercato, e di contraddizioni. Ce n’è per tutti i gusti. Nessuno si senta escluso. Semmai offeso, quello sì, ma fa parte del gioco.

    Pronti-via, in ordine di classifica. Partiamo dal Napoli che nemmeno sostituisce Giuntoli, accolto a Torino come salvatore della Juventus: sbaglia De Laurentiis che sottovaluta il bravo manager o prende un abbaglio John Elkann che gli dà addirittura un contratto quinquennale? Come si dice: domandare è lecito, rispondere è cortesia. Ma nessuno risponderà…

    A distanza dal Napoli scudettato, ecco la Lazio che ha bisogno di un regista e di rinfrescare le fasce, sia in difesa che in attacco. Ma si parla solo di ala destra, ruolo quest’anno nobilitato da un  Felipe Anderson al top come mai in carriera. Berardi è forte, Politano bravo, Orsolini in crescita: d’accordo, ma c’è bisogno di loro o piuttosto di un super centrocampista davanti alla difesa?

    La destra - come zona di campo - governa anche il mercato della Juventus, visto che un Timothy (Weah) tira l’altro (Castagne). E d’accordo che Cuadrado è fuori per contratto e De Sciglio per infortunio, ma è davvero il caso di orientare il budget su doppioni dello stesso ruolo?

    A pari punti in classifica con la Juve, ecco l’Inter che invece fa esattamente al contrario. Cioè cambia ruoli in scioltezza. Con i soldi di un centrocampista (Brozovic) e di un portiere (Onana) va a prendere un centravanti che - almeno in rosa - era già suo: Lukaku. Tanto in mezzo c’è ancora Asllani e in porta si vedrà.


    Ma lo scudetto delle contraddizioni va al Milan, che mette l’intelligenza artificiale di “Moneyball” alla scrivania del direttore sportivo e va a prendere Loftus-Cheek (buon acquisto, tipo Kessie, ma già preso da Maldini&Massara). Poi punta Frattesi, che a 35-40 milioni non servono gli algoritmi. Quindi scopre Reijnders che non è male, ma forse un po’ acerbo. E infine sul centravanti punta un po’ Morata e un po’ Scamacca che - scusate l’ironia - basta conoscere le tabelline del calciomercato, non ci vuole “Moneyball”. Il tutto sotto l’ombrellone aperto da Pioli, che oggi approva, consiglia, indica, gestisce, tratta. Eccetera, eccetera. Oggi fa tutto lui, così dice il nuovo Milan. Domani si vedrà. Di solito quelli che vengono raccontati con “pieni poteri”, poi non fanno una bellissima fine, ecco.

    Infine c’è la Roma, che conferma un difensore (Llorente), ne prende un altro svincolato (N’Dicka) e pesca a costo zero anche (Aouar) a centrocampo. Eppure manca un centravanti.

    Raffica di mercato, e di contraddizioni. Per tutti. Nessuno si offenda, perchè di tempo per rimediare ce n’è. In fondo siamo appena al 4 luglio, festa dell’indipendenza dai vecchi giornalisti di calciomercato. Quelli un po’ rompiscatole.

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