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    Roma-Young Boys, le pagelle di CM: Sbocciano Calafiori. Mayoral ex caporale

    Roma-Young Boys, le pagelle di CM: Sbocciano Calafiori. Mayoral ex caporale

    Roma-Young Boys 3-1

    Pau Lopez 5,5: Gli occhi non sono più impauriti, e la consapevolezza di riprendersi la porta abbandonata qualche mese fa ora c’è davvero. Però al primo e unico tiro in porta si mostra di nuovo friabile come un grissino lasciato sul tavolo e permette a Nsamé di alzare le braccia al cielo di un Olimpico umido e vuoto. Non ha altre occasioni per riscattarsi se si eccettua una lettura su un bel tiro di Mambimbi, e questo non è di certo colpa sua.  

    Ibanez 6: Impone divieto di spostamento nella sua zona nonostante uno stato fisico così così. Il brasiliano alterna modi rudi e interventi puliti per cancellare (ma non dimenticare) la nottata storta sotto il Vesuvio, ma proprio da un suo errore di impostazione nasce l’azione (unica del primo tempo a dire il vero) che porta al gol di Nsamè. Passa il resto del primo tempo con la sbarra abbassata. Poi esce per ragioni di turn over. (1’st Spinazzola 6: ingresso morbido in un ruolo non suo, ma non sbaglia nulla e mette pure un paio di cross al bacio)

    Cristante 5,5:  Fascia al braccio come aveva predetto De Rossi e la predisposizione naturale di uscire palla al piede anche in regione rossa, anche quando c’è il rischio di complicarsi la vita. Bryan si è sacrificato ancora dimostrando però di non poter fare il centrale in situazioni di emergenza, nemmeno contro avversari mediocri come lo Young Boys. Lo dimostra quando Nsame se lo beve alla prima infilata. Come scriveva Butler Yeats “Un sacrificio protratto nel tempo può rendere il cuore una pietra”. (21’st Fazio 6: bentornato, ma balla troppo)

    Juan Jesus 6,5: Non è Superstar da tempo immemore, ma non servono miracoli per fermare l’anonimo Fassnacht. Il brasiliano ci riesce con la giusta dose di esperienza e un paio di recuperi che attestano una moderata ripresa fisica. Poi però si attarda come tutta la difesa in occasione del vantaggio svizzero lasciando Cristante solo al suo destino.  Ripresa attenta e con pochi fronzoli tanto da meritare nel finale il centro del terzetto.  

    Bruno Peres 6,5: Rispetto a Karsdorp ha più sangue caldo nelle vene e maggior coraggio nel ballare oltre la linea di centrocampo. Lo fa spesso, ma con poca precisione e qualche lettura sballata.  Fumoso, ma rialza il voto grazie a due recuperi tutta corsa nella ripresa e al cross vincente per Dzeko. Ci prova pure su punizione, inquadrando la porta come sono riusciti in pochi in stagione. 

    Diawara 6: Inforca gli occhiali e prova l’ennesimo progetto per convincere Fonseca a riconsegnarli un posto da titolare. Parte bene alternandosi la poltrona di regia con Villar. Dopo il vantaggio svizzero, però, resta a bocca aperta e perde qualche pallone di troppo. Si riprende dopo il pareggio senza battiti degni di nota facendo scorrere l’acqua tra i reparti e giocando semplice come piace al tecnico. 

    Villar 6,5: Secondo regista di un centrocampo quasi inedito. Paga con una testata una preziosa lettura difensiva su Nsame. Appena rientrato sbaglia un paio di tagli e cuci, ma si riprende e trottola tra le maglie gialle con grande personalità e senza paura in ogni zona del campo e in ogni genere cinematografico. Ha doti evidenti, e ovviamente qualche limite da superare. Ma il futuro è suo. Si spera nella Roma. (15’st Pellegrini 6: amministra senza difficoltà il finale della prima stagione europea)

    Calafiori 7,5: Non cala solo fiori. Ma pure cuori, quadri e picche. Il gol del 2-1 se lo rivedrà fino ad esaurire le batterie di tablet, pc e smart phone. Un capolavoro in una mostra che mette in risalto le tanti doti dell’ex gioiello della primavera. Altri punti fragola nella raccolta per un posto da titolare nel futuro. Inizia con un sinistro tagliato che rasa il palo della porta svizzera, prosegue a fronte alta mettendo tutte le doti a disposizioni in vetrina e beccandosi il primo giallo per un intervento ruvido. A fine primo tempo si mette in proprio chiedendo giusto un consiglio a Pedro e per poco non rimedia un rigore. Poi il gol che vale il primo posto e cancella mesi di infortuni, lacrime e sudore.  Se solo fosse un terzino destro…


    Pedro 7: Apre il calendario dell’Avvento e regala la prima finestrella a Perez con un assist dolcissimo. La seconda la scarta Mayoral ma la conclusione di Pedrito finisce sulle mani di von Balmoos. La terza è una carezza allo Young Boys, e un gol divorato a tu per tu col portiere a causa dell’anticipo di Lafort. C’è il suo zampino in ogni azione, in ogni respiro della Roma. Compreso quello che porta al pareggio di Mayoral. E’ lui l’Old Boy terribile che temono gli Young. (1’st Mkhitaryan 6,5: nella staffetta tra leoni prova subito il ruggito forte con un tiro da fuori che impegna seriamente il portiere avversario. Anche lui mette in difficoltà tutti e 4 i cantoni svizzeri tanto da beccarsi pure un pugno da Camara)

    Perez 6,5: Dovrebbe avere il sacro furore del Dio Marte, ma le fiamme non si vedono per oltre 40 minuti. Dopo 13 aggancia bene e calcia discretamente un pallone lucidato da Pedro, ma la mira non è perfetta. Un bel gesto tecnico non seguito da altri segnali degni di nota fino alla serpentina che porta all’azione per il pareggio di Mayoral. Spesso però mostra tanta fretta di attaccare la linea difensiva e poco dialogo coi compagni. Glielo avrà detto Fonseca perché nella ripresa è più collaborativo. 

    Mayoral 7:  Non è più caporale, inteso come il più basso grado militare. Cerca di dare profondità e apre piste ciclabili senza buche per Pedro e Perez. Un lavoro alla Dzeko che nelle prime uscite faticava a comprendere, un raccordo importante accompagnato pure dal fiuto da bomber che permette alla Roma di pareggiare in un momento delicato. Non è solo lo spagnolo a legarlo all’ex campione del Barcellona. Parlano la lingua di chi è stato in un grande club. (15’st Dzeko 6,5: dopo l’apparizione fantasma di Napoli prova a riprendere sostanza in vista del Sassuolo. Arriva tardi su un cross di Spinazzola, ma si fa trovare pronto per il tris dopo aver avviato l’azione)

    Fonseca 7: In conferenza ha alzato lo scudo spartano di fronte alle prime frecce post Napoli. Stanotte ha usato la lancia per infilzare il primo posto nel girone e vincere la quarta gara su 5 di Europa League. La sua Roma domina la partita ma è costretta a rincorrere per l’errore di una difesa eccessivamente improvvisata. Si riprende subito e nella ripresa impone di nuovo il gioco dominante che al San Paolo era svanito come per magia. Riprende il cammino. 

    Young Boys: von Ballmoos 6,5; Hefti 6, Camara 4, Lefort 6, Zesiger 6; Rieder 5,5 (11’st Sierro 5,5), Aebischer 6 (24’st Gaudino 5,5), Garcia 5,5 (24’st Elia 6); Fassnacht 5,5, Ngamaleu 5,5 (31’st Mambimbi 6,5), Nsamé 6,5. All. Seoane 6

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