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Roma, Lukaku: l'ultima all'Olimpico fra critiche e record, gli manca solo un gol
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RECORD - Irraggiungibile in questa corsa è il compagno di reparto Abraham con 27 reti nel primo anno di Mourinho (di cui 9 in Conference). Appena sotto, per ora, dal 1980 ad oggi hanno fatto solo Montella e Batistuta al loro primo anno nella capitale con 21 marcature. Ne manca una per raggiungerli. Staccati mostri sacri come Pruzzo (12), Dzeko (10) e Voeller (5). Dietro anche Balbo (13), Osvaldo (11) e Vucinic (3). Insomma i numeri sono dalla parte di Lukaku, ma le ultime prestazioni hanno alimentato dei dubbi.
IL CAMBIAMENTO - L'addio di Mourinho, infatti, è stato traumatico per Romelu che ha visto abbassare di molto la sua media reti. Con lo Special One, che lo aveva corteggiato e voluto a Roma, erano state 13 in 22 partite. Una media superiore al gol ogni due gare. In linea con la carriera dell'ex interista. Con De Rossi i numeri sono calati: 6 in 19 partite. Un calo vistoso causato probabilmente anche dal diverso modo di giocare dell'attuale tecnico giallorosso grazie al quale invece Dybala ha visto aumentare non di poco la sua incisività sotto porta. Considerazioni utili anche per il futuro.
IL FUTURO - Come detto prima, infatti, a meno di colpi di scena Lukaku tornerà al Chelsea per poi studiare i movimenti di mercato. Con l'eventuale approdo di Conte al Napoli, ad esempio, si aprirebbe uno spiraglio per spostarsi verso il club azzurro. Poi c'è l'Arabia Saudita che continua a corteggiarlo a suon di milioni. Prima però c'è Roma-Genoa, decisiva per le residue speranze di Champions tenuta a galla dalla finale di Europa League dell'Atalanta. Lukaku vuole segnare dopo la rete alla Juve e sentire ancora una volta il suo nome. Poi si vedrà.