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Roma, le pagelle di CM: Mkhitaryan alla Harry Potter. Villar di lusso
MIRANTE 6: Due uscite, una per tempo, per ricordarsi che oggi pure lui era all’Olimpico. Ma la direzione impeccabile dell’intero reparto porta pure i meriti di Antonio il calmo. Il primo tiro lo riceve da Karamoh al 67’, ed è una telefonata di Karamoh. Ora i clean sheet stanno diventando una sana abitudine. Come quando si smette di fumare.
MANCINI 7: Il periodo buio è alle spalle da un pezzo. L’ex atalantino cancella l’Inglese dall’area romanista proprio nel giorno dell’assenza del britannico Smalling. Promosso in tutti i parametri applicati alla difesa a tre. Una gara di estrema maturità e un’alchimia con Spinazzola che non va alterata in nessun modo.
CRISTANTE 6,5: Tra covid e influenze intestinali il timone della difesa deve richiamare sul ponte l’adattato Bryan. Ma stavolta non ci sono cambi di rotta o scogli su cui sbattere. Direzione senza pecche per spegnere sul nascere la voglia di Inglese e Gervinho. Un po’ di comprensibile leggerezza nella ripresa.
IBANEZ 6,5: Un solo scivolone quando inciampa al 36’. Per il resto è così concentrato che sembra uno di quei poliziotti latini nei film d’azione. Sguardo mai addolcito, nemmeno sul 3-0 e il coraggio di uscire palla al piede in più di un’occasione. Esce per un problemino, speriamo nulla di grave. (53’ Juan Jesus 6: da annotare nel registro presenze di fine stagione)
KARSDORP 7: Tra i miracoli di Paulo c’è un capitolo interessante su Rick l’olandese. Al 13’ preso dall’entusiasmo si fa tutto il campo palla al piede, forse serviva meno entusiasmo ma è un segnale di consapevolezza. Poi arriva il cross teso per il piede di Mkhitaryan e tutti lo corrono ad abbracciare. E lui corre fino al 90' forse ha corto pure sul tapis roulant a casa. E’ dispensato dalla fase difensiva, e questo per ora è un bene.
VILLAR 7: Qualche giravolta di Pizarriana memoria davanti alla difesa e un dolce stil novo a centrocampo che può rappresentare un’arma in più nell’intenso percorso pre-natalazio. Il giovane studente Erasmus è cresciuto molto in questi mesi e mostra segni nobiliari nel ricamo dell’azione senza perdere di vista gli impegni di copertura. Cosa manca? Il tiro in porta. (79’ Diawara ng: bentornato dopo un periodo amaro)
VERETOUT 6: Se Villar mette spirito nobile lui ci mette quella sana rabbia popolare su ogni pallone e in ogni angolo di campo. Spara addosso a Sepe dopo 8 minuti e anche se con qualche imprecisione tiene in riga Cyprien e Kucka. Nella ripresa non servono nemmeno i muscoli. Ha un'occasione da fuori ma sfiora solo il palo.
SPINAZZOLA 7: Il cacciatori di fondi (campo) entra in quasi tutte le azioni offensive della Roma nel primo tempo, ma non è dal fondo che raccoglie la perla di giornata. Al 28’ inventa una verticalizzazione no look per Mayoral che manda in visibilio pure i divani di casa. Abbassa i giri nella ripresa ma trova il modo di cogliere una traversa. Al momento è il miglior terzino sinistro della serie A, se la salute lo assiste c’è da leccarsi i baffi fino a giugno. Bene pure in un paio di diagonali difensive. (79’ Peres ng)
PEDRO 6,5: A qualcuno dà fastidio il paragone artistico ma Pedro ricorda, con le dovute proporzioni, il connazionale Picasso. Dopo le magie in terra spagnola l’attaccante passa al cubismo dell’età matura e sta mostrando l’altra faccia di un talento che non passa col tempo. E’ meno in evidenza rispetto a Mkhitaryan ma è preziosissimo quando c’è da dare lo start all’azione. Un po’ meno bene nel finalizzarla. Con lui vai sul sicuro, non come all’ippodromo. (79’ Pellegrini ng: ha battuto il Covid in un baleno e ora è pronto a guidare la Roma verso l’esame di Napoli)
MKHITARYAN 8: Chiamatelo Henrikh il grigio, come Gandalf. La tripletta di Genova non può certo far montare la testa a uno come lui. L’armeno parte lottando su ogni pallone e cercando di mettersi al servizio di Mayoral poi spara una cannonata da fuori area che però coglie i tabelloni dell’Olimpico. Solo un anteprima dell’Armenian Show: gran gol da 30 metri e il pungiglione velenoso sul cross di Karsdorp. Benvenuti nel paese delle meraviglie di Miki
BORJA MAYORAL 7: “Il modo migliore per scoprire se ci si può fidare qualcuno è di dargli fiducia”, scriveva Hemingway. Lo spagnolo risponde subito con un assist al bacio per Veretout ma il ringraziamento vero arriva al 28’ quando legge bene l’intuizione di Spinazzola e infila Sepe rendendo semplice ciò che non lo è. Poi ancora con l’assist a Mkhitaryan. (65’ Carles Perez 6: ci sono gli spazi giusti per far ancora male ma non li sfrutta a dovere )
FONSECA 7,5: E’ una Roma spettacolare, che vince senza 5 titolari (Zaniolo incluso) e umilia il Parma in una mezz’ora di altissima scuola che ora fa sognare davvero i tifosi. La rivincita di Paulo per dirsi completa necessita del ritorno in Champions, ma oggi questa Roma non può lasciare indifferente nessuno. Ha retto la botta di un quasi esonero, ha assorbito un periodo durissimo tra Covid, cambio societario e l’ambientamento in un nuovo campionato. E ora ha un presidente vicino. Chissà…