Redazione Calciomercato
Roma, la rabbia dei tifosi non si ferma. Manifesti contro i Friedkin: "Yankee go home. De Rossi nostro vanto"
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LA RABBIA DEI TIFOSI – “Spero che i tifosi stiano al fianco della squadra”, queste sono state le parole di Ivan Juric nella conferenza di ieri pomeriggio. Oggi la Roma farà il suo esordio in Europa, ma la contestazione dei romanisti non cesserà. Non serviranno solamente buoni risultati per riacquistare la piena fiducia dei sostenitori giallorossi che comunque saranno oltre 60mila allo stadio Olimpico. Nei giorni scorsi sono stati esposti altri striscioni a favore di Daniele De Rossi. Le modalità dell’esonero non sono piaciute soprattutto perché DDR è una bandiera del club. Ma non è stato solamente l'addio di Daniele a scatenare la rabbia dei romanisti. I tifosi da anni chiedono un 'ritorno alle origini' mettendo il vecchio stemma (con l'acronimo ASR) al posto del nuovo logo introdotto da Pallotta nel 2013.
L’APPELLO DEI FRIEDKIN – Nei giorni scorsi tramite un comunicato i Friedkin hanno provato a placare l’ira dei tifosi giallorossi spendendo parole al miele: “A voi, tifosi straordinari: riconosciamo la grande responsabilità che ci è affidata nel guidare questo storico Club. La vostra fedeltà costante è la nostra forza mentre continuiamo a lavorare per il futuro. Apprezziamo le vostre opinioni e vogliamo assicurarvi che le ascoltiamo. Siete l’anima della società, e il nostro obiettivo è quello di rendervi orgogliosi”. Ora però i tifosi si aspettano i fatti.