Era stato uno dei colpi a effetto del mercato della Roma, invece la prima stagione di Karsdorp in giallorosso si è trasformata in un incubo. “Se penso ogni settimana che non gioco divento pazzo“, ha raccontato l’olandese in un’intervista rilasciata a nos.nl. In piena fase di riabilitazione, il classe ’95 ha svelato qualche retroscena sul primo infortunio, e su quella maledetta sera della rottura del crociato: “Sapevo già da prima di arrivare a Roma che mi sarei dovuto operare, ma era difficile non avevo mai subito un intervento chirurgico. A un certo punto della partita ho sentito che qualcosa non andava, ma dato che era il mio debutto ho provato ad andare avanti ed è andato tutto bene. Quando poi mi sono seduto non mi sentivo bene. Ho fatto gli esami e quella sensazione che provavo è stata confermata”. “La riabilitazione è un periodo in cui puoi lavorare anche sul tuo corpo e qui è necessario: se penso a ogni settimana che non gioco divento pazzo. So che posso fare molto più di quello che ho dimostrato al Feyenoord – ha proseguito -. La riabilitazione è un periodo in cui puoi lavorare anche sul tuo corpo e qui è necessario: se penso a ogni settimana che non gioco divento pazzo. So che posso fare molto più di quello che ho dimostrato al Feyenoord“. Il rientro è ancora lontano: “Non sono nella giusta direzione e non so quando tornerò a lavorare con il pallone, sto facendo qualcosa in palestra. Ovviamente spero di tornare in campo il prima possibile, ma un giorno mi sento super e l’altro ho l’impressione di una ricaduta”.