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Roma e Napoli: due autogol già prima di iniziare, ma siete voi le anti-Juve
DUE AUTOGOL - Non si può già dar per finito un campionato che deve ancora veder la luce. La speranza almeno è quella. Il rischio che la Serie A si trasformi in una replica del campionato francese è comunque molto alto: ed è per questo motivo che tutta l'Italia affida al Sud le speranze di vivere un campionato che sia per lo meno divertente. Eppure, nonostante tocchi a Roma e Napoli il compito di vestire i panni di anti-Juve, il torneo di entrambe le rivali dei bianconeri hanno commesso due già due autogol prima del fischio d'inizio della stagione. A conti fatti, i giallorossi e i partenopei hanno interpretato in questo mercato il ruolo che solitamente spetta al Borussia Dortmund in Bundesliga: vendere i propri assi alla prima della classe, permettendole così di consolidare il proprio dominio. E' vero che la squadra di Allegri ha pagato le clausole rescissorie di Pjanic e Higuain, ma è altrettanto vero che non sono arrivati sostituti dal nome altinosante. La delusione arriva dai calciatori e non tanto per la loro inclinazione al denaro, a cui ormai siamo abituati. Ciò che sminuisce il valore di questo campionato è la vile scelta delle due nuove stelle della Juve di sposare la filosofia: "Se non puoi batterli, unisciti a loro".
I PROBLEMI DEL MEZZOGIORNO - La Roma ha rinforzato la difesa con gli innesti di Fazio, Vermaelen e Bruno Peres, anche se resta vuota la casella lasciata libera da Pjanic. Spalletti ha dichiarato in conferenza stampa di preferire Strootman e Paredes al bosniaco. Dichiarazioni forti, che sanno di provocazione. Fatto sta che sarà obiettivo del tecnico toscano tramutare queste parole in realtà. A Napoli, invece, il caso Higuain ha generato un terremoto vero e proprio: il Pipita poteva andare ovunque, ma non alla Juve. Questa scelta ha prodotto nei tifosi partenopei non solo un forte risentimento nei confronti del giocatore, ma ciò che sembra essere stato maggiormente danneggiato è il rapporto con il presidente De Laurentiis. E Sarri? Il tecnico dei partenopei sembra accettare passivamente le scelte societarie, soprattutto sul mercato. E non è un caso che sui media sia più facile trovare le dichiarazioni del patron del Napoli, piuttosto che del suo tecnico. L'ex allenatore dell'Empoli sembra sempre più una bomba ad orologeria, pronta ad esplodere. Si spera, però, che ad esplodere non sia la sua panchina, quanto uno dei suoi attaccanti.
NEBBIA IN VALPADANA - Restano le milanesi. Eh sì, perchè, nonostante Napoli e Roma abbiano degli organici migliori rispetto a quelli di Inter e Milan, c'è da dire che se mancano loro la Serie A perde tanto, quasi tutto. La storia parla chiaro: Napoli e Roma in due hanno vinto solo cinque Scudetti e sono arrivate quasi sempre seconde alle compagine del Nord. Ecco perchè questa deve essere la loro stagione, ancor più di quella passata. All'ombra della Madonnina, neanche a farlo apposta, c'è tanta, troppa, nebbia. I nerazzurri sono reduci da un fresco cambio d'allenatore che dovrà essere assorbito dalla squadra, mentre a Casa Milan un altro cambio, quello societario, ha creato il caos più totale. Per entrambe sarà difficile rialzarsi. Le speranze di non assistere ad un completo monopolio bianconero risiedono dunque sull'asse tirrenico, augurandoci che gli autogol visti sul mercato non si ripetano anche in campo...