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    Ranieri e l'aneddoto al Chelsea: "Una volta ho fatto volare tavoli e sedie, spogliatoio quasi distrutto"

    Ranieri e l'aneddoto al Chelsea: "Una volta ho fatto volare tavoli e sedie, spogliatoio quasi distrutto"

    Tra le mille vite di Claudio Ranieri - che a 73 anni ha deciso di rimettersi in corsa accettando la panchina della Roma - ci sono anche quattro anni da allenatore del Chelsea. Dal settembre 2000 alla fine della stagione 2003-2004: era la squadra di Lampard e Hasselbaink, di Terry e Cudicini; il primo anno era arrivato per sostituire Vialli e l'ultimo ha sfiorato la Champions League uscendo in semifinale contro il Porto di Mourinho che poi vincerà la coppa grazie al successo in finale col Monaco all'Arena Auf Schalke di Gelsenkirchen.

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    RANIERI E L'ANEDDOTO AL CHELSEA - Nel corso di una lunga intervista rilasciata al Corriere dello Sport, Ranieri aziona la macchina del tempo e racconta anche un aneddoto dei tempi dei Blues: "Una volta al Chelsea mi sono incavolato di brutto: feci volare il tavolo con tutte le vitamine, bottiglie e altro. Tavolo e sedie, non dico che sfasciai lo spogliatoio ma quasi… Nel secondo tempo di Como, invece, ho provato dispiacere: è stato un orribile secondo tempo. Ero molto amareggiato, la partita era cambiata e non siamo stati capaci di leggerla. Posso anche perdere, ma se c’è stata la prestazione l’amarezza passa più in fretta".

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    LA CARRIERA DI RANIERI - "Ho girato il mondo, allenato dappertutto, da noi c’è sempre stata troppa tattica - continua Ranieri - giocatori ingabbiati, talenti frenati e spettacolo depresso. Le cose sono cambiate con la globalizzazione del calcio. Calcio globalizzato, non evoluto. Più informazioni per tutti e più omologazione. D’accordo sull’organizzazione difensiva, sulla personalizzazione dei compiti, ma poi in campo ci vanno loro. Che devono sentirsi bene e giocare con naturalezza, come sanno. Cosa vuoi che si possa dire a gente come Dybala, Del Piero, Totti? Ma anche a Hummels, Paredes, Pirlo, Lampard…".

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