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Prandelli rivela: "Alla Juventus manco ci salutavamo"
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Prandelli ricorda gli anni alla Juventus, compresa la tragedia all'Heysel: "Degli anni con la Juve ricordo un gruppo che non è mai stato unito. C'erano i giovani, gli intermedi e i senatori. Ma quando si scendeva in campo diventavamo una cosa sola. Poi dopo la partita manco ci salutavamo. Nel tempo, nella mia carriera, quando sentivo e sento ancora parlare di gruppo facevo fatica a raccontare di quegli in anni. L'Heysel? Lo stadio non era idoneo, dovevano controllare persino i calcinacci ma niente. Ricordo benissimo che eravamo nello spogliatoio e vedevamo soltanto uno spicchio della curva inglese. All'improvviso entrarono, sempre negli spogliatoi, centinaia di tifosi. Li facemmo passare perché erano bianchi, erano terrorizzati. Urlavano: morti, morti, morti. È stato angosciante. Boniperti, decise di non giocare ma poi le solite dinamiche politiche... Il delegato Uefa spiegò che bisognava farlo altrimenti la situazione poteva peggiorare. Falso che abbiamo festeggiato, ci costrinsero ad andare sotto la curva con la coppa per tenere tranquilli i tifosi".
Il Parma, la Fiorentina e la Roma: "A Parma ho fatto due anni straordinari, era una squadra rivoluzionata e giovanissima. Siamo arrivati due volte quinti a un punto dalla Champions, l'ultimo anno mancata per una partita persa con l'Inter grazie a un gol di Adriano che gli avevamo appena venduto. Dopo capitò il crack Parmalat e mi dispiace immensamente perché avevo un rapporto ottimo con famiglia Tanzi, soprattutto con Stefano, un amico. Roma era un sogno, ma è successo quello che si sa. Manuela, mia moglie, già malata, ebbe una recidiva, non potevo lasciarla sola, le cure erano importanti, toste. Alla Roma c'era la famiglia Sensi e Franco Baldini. Sono stati meravigliosi. Tutti. Salutai i ragazzi senza dire nulla, non capivano ma quando hanno saputo mi hanno fatto delle bellissime telefonate".
Infine, Prandelli racconta la sua recente disavventura: "Ho avuto una fortissima e improvvisa polmonite. Sono stati bravi i medici dell'ospedale di Brescia. Li devo ringraziare. Sono stato fortunato, adesso sto finalmente bene".
Commenti
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adriano era dell inter e ando' alla fiorentina in prestito, non avevi venduto nulla.