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Prandelli per CM: 'Inter, finito l'effetto sorpresa. Juve, perchè Dybala non va'
Che inizio di campionato! Pieno di incognite, di colpi di scena e difficilissimo da interpretare. Le grandi squadre non hanno ancora trovato la giusta continuità e di questa situazione ne hanno approfittato formazioni come Chievo, Sassuolo, Torino o la stessa Fiorentina. Un campionato senza padrone che autorizza tutti quanti a sognare e che per questo si sta rivelando più divertente ed emozionante che nelle stagioni passate. I motivi? Con un mercato che si è chiuso il 31 agosto, tante squadre hanno completato i loro organici all'ultimo momento e cambiando tanti giocatori e per questo necessitano di tempo per trovare il giusto assetto. Una conferma di quanto dico è che ho visto diversi allenatori proporre continui cambi di modulo anche durante le partite stesse partite: tanti, troppi cambiamenti tutti assieme e così i calciatori finiscono per andare in confusione.
Dopo la vittoria di San Siro ha sicuramente mandato un messaggio importante la Fiorentina di Paulo Sousa. La personalità, l'atteggiamento con cui si è imposta sul campo dell'Inter, dominando in maniera evidente e senza concedere occasioni agli avversari, sono stati impressionanti. In attesa di conferme, quella viola mi è apparsa da subito come una formazione solida, che ha come prerogativa la pressione alta e la volontà di non far giocare l'avversario e che è molto brava col possesso palla dei suoi centrocampisti a sfruttare il campo in ampiezza. Anche Sousa ha cambiato tanto di gara in gara, ma i giocatori che sono stati schierati contro l'Inter hanno dato l'idea di seguire una strategia di gioco molto precisa e ne è venuta fuori la prestazione perfetta. Difficile dire dove possa arrivare questa Fiorentina, ma in un avvio così imprevedibile di Serie A è giusto sognare.
Se la squadra di Sousa ha fatto molto bene, ieri all'Inter di Mancini è riuscito ben poco. Non posso dire che una sconfitta, seppur pesante nel gioco e nelle proporzioni del risultato, ridimensioni all'improvviso il valore dei nerazzurri dopo 5 vittorie consecutive e l'impressione di compattezza che avevano dato. Credo che già dalla prossima partita contro la Sampdoria Mancini saprà trovare le giuste contromisure per correggere gli errori commessi, ma può darsi che dopo 5 partite l'effetto sorpresa sia svanito e che molti dei giocatori che avevano meglio impressionato siano stati studiati e capiti.
In un avvio di stagione con tante stranezze, desta sensazione vedere la Juventus così in difficoltà. Sono convinto che Allegri, come è già avvenuto in occasione della bellissima vittoria in Champions League contro il Manchester City, saprà trovare le soluzioni per uscire da questo momento. Lo vedo lucido e in assoluta sintonia con la dirigenza e le altre componenti, saprà trovare ancora una volta la chiave per uscirne, a maggior ragione quando avrà ritrovato i tanti infortunati, tra cui un giocatore fondamentale come Marchisio. Torno su quanto è avvenuto questa estate: a differenza di tanti altri, la dirigenza della Juve ha deciso di cambiare molto per non attendere che si esaurisse completamente il ciclo con un certo gruppo di calciatori. Sono andati via due leader tecnici ma soprattutto caratteriali come Vidal e Tevez e pensare di sostituire Pirlo con un altro giocatore con caratteristiche simili è impossibile, perchè Pirlo è unico al mondo. Bisogna quindi trovare soluzioni di gioco diverse e Allegri ci sta già lavorando, ma potrebbe volerci del tempo. Quello di cui ha bisogno anche Dybala, che sta incontrando le stesse difficoltò di adattamento vissute nel primo anno di Palermo. L'argentino è un giocatore con i movimenti della prima punta, che ama ricevere la palla addosso, la squadra preferisce attaccare la profondità. Resta però un potenziale campione, perchè le sue qualità tecniche non sono certo in discussione.
Cesare Prandelli
Dopo la vittoria di San Siro ha sicuramente mandato un messaggio importante la Fiorentina di Paulo Sousa. La personalità, l'atteggiamento con cui si è imposta sul campo dell'Inter, dominando in maniera evidente e senza concedere occasioni agli avversari, sono stati impressionanti. In attesa di conferme, quella viola mi è apparsa da subito come una formazione solida, che ha come prerogativa la pressione alta e la volontà di non far giocare l'avversario e che è molto brava col possesso palla dei suoi centrocampisti a sfruttare il campo in ampiezza. Anche Sousa ha cambiato tanto di gara in gara, ma i giocatori che sono stati schierati contro l'Inter hanno dato l'idea di seguire una strategia di gioco molto precisa e ne è venuta fuori la prestazione perfetta. Difficile dire dove possa arrivare questa Fiorentina, ma in un avvio così imprevedibile di Serie A è giusto sognare.
Se la squadra di Sousa ha fatto molto bene, ieri all'Inter di Mancini è riuscito ben poco. Non posso dire che una sconfitta, seppur pesante nel gioco e nelle proporzioni del risultato, ridimensioni all'improvviso il valore dei nerazzurri dopo 5 vittorie consecutive e l'impressione di compattezza che avevano dato. Credo che già dalla prossima partita contro la Sampdoria Mancini saprà trovare le giuste contromisure per correggere gli errori commessi, ma può darsi che dopo 5 partite l'effetto sorpresa sia svanito e che molti dei giocatori che avevano meglio impressionato siano stati studiati e capiti.
In un avvio di stagione con tante stranezze, desta sensazione vedere la Juventus così in difficoltà. Sono convinto che Allegri, come è già avvenuto in occasione della bellissima vittoria in Champions League contro il Manchester City, saprà trovare le soluzioni per uscire da questo momento. Lo vedo lucido e in assoluta sintonia con la dirigenza e le altre componenti, saprà trovare ancora una volta la chiave per uscirne, a maggior ragione quando avrà ritrovato i tanti infortunati, tra cui un giocatore fondamentale come Marchisio. Torno su quanto è avvenuto questa estate: a differenza di tanti altri, la dirigenza della Juve ha deciso di cambiare molto per non attendere che si esaurisse completamente il ciclo con un certo gruppo di calciatori. Sono andati via due leader tecnici ma soprattutto caratteriali come Vidal e Tevez e pensare di sostituire Pirlo con un altro giocatore con caratteristiche simili è impossibile, perchè Pirlo è unico al mondo. Bisogna quindi trovare soluzioni di gioco diverse e Allegri ci sta già lavorando, ma potrebbe volerci del tempo. Quello di cui ha bisogno anche Dybala, che sta incontrando le stesse difficoltò di adattamento vissute nel primo anno di Palermo. L'argentino è un giocatore con i movimenti della prima punta, che ama ricevere la palla addosso, la squadra preferisce attaccare la profondità. Resta però un potenziale campione, perchè le sue qualità tecniche non sono certo in discussione.
Cesare Prandelli