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    Pogba e quei cattivi consigli: colpa di un integratore acquistato negli Usa?

    Pogba e quei cattivi consigli: colpa di un integratore acquistato negli Usa?

    Un anno e una settimana fa, Paul Pogba si ritrovava costretto a farsi operare con una quarantina di giorni di ritardo al ginocchio dopo la lesione al menisco laterale del ginocchio destro. Fallimentare la via della terapia conservativa, fortemente voluta dallo stesso Pogba che aveva preferito seguire i suggerimenti raccolti dai vari consulti effettuati al di fuori dal mondo Juve. E ci avevano rimesso tutti: lui, la Juve, per un anno sostanzialmente perso. Un anno e una settimana dopo, la storia è completamente diversa ma forse alla base di tutto continuano a esserci cattivi suggerimenti: come quelli relativi all'assunzione di un integratore acquistabile negli Stati Uniti, che avrebbe quindi portato alla positività ai metaboliti del testosterone dopo la prima giornata di campionato. Una situazione che, come riportato da Gazzetta.it, avrebbe rivelato proprio Pogba alla Juventus nella giornata di lunedì dopo la diffusione della notizia relativa alla sua positività e alla conseguente sospensione cautelare impostata dal Tribunale Nazionale Antidoping.

    JUVE ESTRANEA – Nella serata la nota diffusa da Rafaela Pimenta: “Attendiamo le contro-analisi e fino ad allora non possiamo dire nulla. La cosa certa è che Paul Pogba non ha mai voluto infrangere le regole”. E da qui si ripartirà, perché se le controanalisi dovessero confermare la positività poi sarà necessario dimostrare la non intenzionalità da parte di Pogba: non abbastanza per evitare la squalifica, fondamentale per limitare i danni. Con la Juve a quel punto solo spettatrice interessata, eventualmente parte lesa e che al termine di tutta questa storia potrebbe davvero decidere di arrivare alla risoluzione del maxi-contratto che lega Pogba al club. Quello stesso contratto che stava per essere rivisto, almeno nelle intenzioni della Juve.

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