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Che succede ora: la sospensione, le controanalisi, il rischio squalifica e il contratto da rifare
SOSPESO – Intanto Pogba è stato sospeso. Per chiarezza, le norme dicono che non potrebbe nemmeno allenarsi in via ufficiale. E inevitabilmente sono sospesi anche tutti quei discorsi che al contrario si stavano per imbastire alla Continassa. Era proprio quello di Pogba il nome in cima alla lista dei contratti pesanti da rivedere: appuntamento già fissato con Rafaela Pimenta, sul piatto la proposta da parte del club di accettare anche per riconoscenza un contratto rimodulato rispetto a quello attuale che parla di 8 milioni netti più 2 di bonus passando a un'intesa fatta di traguardi intermedi a rendimento da centrare. Trattativa quindi sospesa ancor prima di poter iniziare, almeno per qualche giorno. Poi si vedrà.
IPOTESI – Previsioni non trapelano da nessun fronte, inutile e sconveniente in questa fase. Procedendo in via ipotetica, non è così campata per aria la teoria che potrebbe portare persino alla risoluzione del contratto se alla fine la positività dovesse essere confermata e poi Pogba squalificato. D'altronde le pene sono storicamente molto pesanti: si parla di una squalifica fino a due anni per la sola responsabilità oggettiva, pena che raddoppierebbe fino a un massimo di quattro anni nel caso in cui venisse addirittura ravvisata l'intenzionalità. Teoria, per ora, niente di più e niente di meno. Prima è necessario aspettare gli esiti delle controanalisi che dovranno essere richieste entro tre giorni, se spuntasse la negatività il caso rientrerebbe esattamente come è esploso, se fosse confermata la positività si dovrebbe poi aspettare l'iter procedurale e la decisione del Tribunale Antidoping. Di sicuro, non c'è pace mai per Pogba.