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    Perché la Nazionale di pallanuoto maschile si chiama Settebello?

    Perché la Nazionale di pallanuoto maschile si chiama Settebello?

    • Enrico Turcato
    Ormai è un termine assodato anche nell’Enciclopedia Treccani: “Nel linguaggio sportivo, è così chiamata la nazionale italiana maschile di pallanuoto”. Settebello, un soprannome iconico, che riporta subito alla mente i trionfi azzurri in vasca, alle Olimpiadi o ai Mondiali. Ma perché la Nazionale italiana maschile di pallanuoto viene comunemente chiamata così?

    Carosio rese famoso il nome -
    L’origine di questo appellativo è parecchio datata e risale addirittura al 1948, 76 anni fa. Lo rese popolare ai Giochi olimpici di Londra il radiocronista Nicolò Carosio. All'epoca Settebello era il soprannome della squadra della Rari Nantes Napoli, poiché i giocatori di questa passavano il tempo durante le trasferte giocando a scopa, gioco di carte in cui il sette di denari viene appunto chiamato il “Settebello”. Durante la manifestazione olimpica, in un'intervista, Gildo Arena, Pasquale Buonocore ed Emilio Bulgarelli dissero a Carosio: “Noi siamo quelli del Settebello, alla radio ci chiami così”. Da allora, considerando che in vasca per ogni squadra scendono al massimo sette giocatori, quello rimase il soprannome della nazionale di pallanuoto azzurra.

    Oro olimpico che manca dal 1992 – A Parigi, la Nazionale Azzurra del Ct Campagna cercherà di riconquistare un titolo che manca dall’impresa di Barcellona 1992. L’Italia, oltre appunto a quel trionfo, ha vinto l’oro olimpico nella pallanuoto maschile solo altre due volte, nel 1948 e nel 1960, ma sia nel 2012 (argento), che nel 2016 (bronzo) è andata a un passo dal poker.

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