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Perché la Juventus vuole esonerare Thiago Motta dopo il Genoa e non prima
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ARRIVA MANCINI - L'ex c.t. della Nazionale è pronto a dire sì e a legarsi ai bianconeri con un contratto di quattro mesi con annesso rinnovo automatico in caso di qualificazione alla prossima Champions League. In questo senso ci sarà proprio lui a guidare Locatelli e compagni nel Mondiale per Club. Dopo aver incassato la fiducia della società e della proprietà e dopo le parole del ds Giuntoli, a caldo, che aveva confermato Motta e l'aveva difeso a spada tratta, ecco il ribaltone e il nuovo corso che si appresta a cominciare a Torino in questo finale di stagione.
ADDIO MOTTA - Ma – e questa è la domanda che molti tifosi juventini e non si fanno – perché la Juventus non esonera Motta ora, approfittando anche della pausa per le nazionali, e si avvia a farlo tra qualche giorno, dopo Juve-Genoa del 29 marzo? A rispondere al quesito è la Gazzetta dello Sport che fa presente come esonerare Motta (che in estate ha firmato un contratto triennale da 5 milioni netti a stagione nel quale c’è la cosiddetta “break payment close” che scatta in caso di licenziamento entro il secondo anno) dal 1° aprile in poi risponde a un’esigenza collegata al bilancio. I costi dell'esonero infatti sarebbero spalmati nel trimestre che termina a maggio e quindi non impatterebbero sul prossimo mercato.
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Un addio da circo insomma