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  • ALBERTO LINGRIA
    Perché la finale di Coppa Italia non poteva essere spostata al 2 giugno

    Perché la finale di Coppa Italia non poteva essere spostata al 2 giugno

    Il recupero di Atalanta-Fiorentina è diventato un tema nelle ultime settimane. La gara, posticipata a causa della morte di Joe Barone, si potrà giocare solamente domenica 2 giugno, a campionato finito. Questo poiché sia nerazzurri che viola sono arrivati fino in fondo alle loro rispettive competizioni europei e si giocheranno in questo mese di maggio le finali di Europa e Conference League.

    ALTERNATIVA - L’unico altro slot possibile era quello di mercoledì 15 maggio: in quella data però è prevista la finale di Coppa Italia tra la stessa Atalanta e Juventus. Il quesito però è sorto spontaneo a molti? Perché non spostare la finale al 2 di giugno così da recuperare Atalanta-Fiorentina il 15 maggio preservando la regolarità del campionato? La risposta però è altrettanto semplice: per svariati motivi 

    I MOTIVI - Anzitutto il 2 di giugno lo stadio Olimpico non sarà a disposizione. L'impianto di Roma infatti da fine maggio sarà esclusivamente della Fidal (federazione di atletica leggera) che vi disputerà gli Europei di Atletica. E non esistono altri stadi di grandi dimensioni (oltre 60mila biglietti già venduti) disponibili per quel giorno ad ospitare l’evento. San Siro ad esempio ospiterà dei concerti già programmati da tempo. Inoltre la Coppa Italia è anche denominata ‘Coppa del Presidente‘ e le squadre, alla vigilia della partita, salgono al Quirinale dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il tutto sarebbe stato impossibile da mettere in atto, qualora si fosse giocato in un'altra città. Infine la questione diritti tv: Mediaset trasmetterà l'evento e ha già da tempo organizzato i suoi palinsesti. Insomma, spostare la Coppa Italia dal suo slot non era possibile.

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