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  • Juventus, questo è un Vlahovic diverso. E con Kolo Muani può cambiare la squadra di Motta

    Juventus, questo è un Vlahovic diverso. E con Kolo Muani può cambiare la squadra di Motta

    • Cristiano Corbo
    A fine partita, proprio non riusciva a sorridere. Nella sua testa, Dusan Vlahovic aveva ripercorso tutta la partita, ogni occasione, qualsiasi momento in cui la palla era troppo lontana e poco gestibile. In fondo è un perfezionista. E i perfezionisti sono in costante lotta mentale, soprattutto contro loro stessi. DV9 non fa alcuna eccezione, anche per questo nell'ultimo periodo chi lo vede quotidianamente lo racconta in maniera differente: se prima sentiva la responsabilità di trascinare un gruppo giovane, con l'arrivo di Kolo Muani e la perdita dello status d'intoccabile, Dusan ha scaricato agli altri il fare da leader. Si limita a lavorare. Entra bene quando viene chiamato in causa. Non fa tanti proclami. Né alza la voce. 

    Juventus, questo è un Vlahovic diverso. E con Kolo Muani può cambiare la squadra di Motta

    GOL PESANTE - In questo suo focalizzarsi su se stesso, e quando può anche per la squadra, Vlahovic ha indubbiamente trovato un equilibrio interno, una forza diversa e una mentalità più forte. Il gol che segna al Cagliari è il 14esimo in 31 partite, la media di 1 ogni 2. Ed è la prima partita da titolare nel nuovo anno, escludendo la Supercoppa. E solo con l'Empoli era entrato (sempre in campionato) e trovato subito il gol, quindi due panchine contro Como e Inter, non esattamente due gare dominate. Una differenza enorme, e una scelta che a Dusan chiaramente non è andata giù, così come non può andar giù l'essere costantemente messo in discussione. Dal suo allenatore come dalla piazza. 

    DA ADESSO - L'obiettivo da adesso sarà quello di "farsi trovare pronto", così come ha raccontato anche nel post partita di DAZN. Non c'è l'ambizione di prendere il posto di Kolo Muani: sarebbe una lotta forse impari, soprattutto per quello che Thiago chiede all'attaccante di riferimento, con il francese nettamente più in grado di svariare e di creare situazioni per imbucare mezzali ed esterni. Da Cagliari-Juve però può arrivare l'esempio pronto a farsi molla, quell'idea magari valutata inizialmente azzardata e poi, dai e dai, vedi che funziona. Cioè? Lui e Kolo insieme. Con Kolo però più defilato, ad aprirgli gli spazi, a sfruttare le sponde, a entrare dentro l'area. Che è sempre così che si fa gol. 

    L'ULTIMO BALLO - Gol, sì. Si ritorna sempre lì. Ai numeri, ai risultati, ai prodotti. Perché è ciò che distingue il bene dal male, quello che non si nutre delle sfumature ma solo dei colori più chiari, come quelli più scuri. Vlahovic tutto sommato sta portando a casa una stagione per nulla banale, anzi: è andato in gol in ogni competizione e averlo come subentrante è un lusso che le Juventus più recenti molto spesso non hanno potuto permetterselo, pure per l'ingaggio guadagnato dal serbo. Sono gli ultimi sgoccioli di una storia comunque destinata a finire: per il "come", tuttavia, c'è spazio e margine di manovra. Si può scrivere ancora scrivere una storia differente.

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    Giuntoli che dice,

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