
Ibrahimovic: "Milan centrale per RedBird. Cardinale ha messo le persone giuste a gestirlo. Ci ha chiesto i risultati"
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L'ex attaccante svedese, oggi Senior Advisor del club rossonero, è il protagonista di una lunga intervista a GQ Italia. Nel corso della discussione ha affrontato varie tematiche, tra cui il rapporto con il proprietario del Milan Cardinale, numero uno del fondo statunitense RedBird.
COME LO HA CONVINTO CARDINALE - Cardinale, d'altronde, è stato fondamentale per il ritorno di Ibra al Milan in una nuova veste: "È stato Gerry, come ti dicevo. Lui spinge. Spinge forte. Ora capisco perché ha successo: non molla mai. È il vero Wolf of Wall Street. Ottiene sempre quello che vuole. Alla fine, mi ha dato un’opportunità a cui non potevo dire di no. E poi anche mia moglie mi ha detto: Se ti conosco bene, so che dopo un po’ ti annoierai. Tu hai bisogno di una sfida. Vai, fai quello che devi fare e sii te stesso. E lei mi conosce e bene. E no, non c’entrano i soldi. Perché io non sono pagato dal Milan, capito? Non sono un dipendente del Milan. Io lavoro per RedBird. Ma la mia responsabilità è chiara: portare l’AC Milan dove gli spetta. Vincere".
LA GESTIONE DI CARDINALE - I risultati altalenanti hanno portato alla contestazione dei tifosi, che evidenziano come Cardinale non sia sempre presente in Italia per seguire il Milan da vicino. Sull'argomento interviene Ibrahimovic: "C’è chi dice: 'Zlatan è arrogante'. E poi tutto viene elaborato e amplificato. Stare attento a quello che dico fa parte del cambiamento di ruolo. Prima ero un giocatore, rappresentavo me stesso. Ora rappresento qualcosa di molto più grande. Rappresento RedBird. E parlo con Gerry ogni giorno. Perché tanta gente dice: 'Cardinale è il proprietario, ma non è sempre qui'. Beh, non importa dove sia Gerry, perché c’è Ibra, dico, sorridendo. 'Bravo. Gerry ha tante altre cose a cui pensare, giusto?' Lo dice spesso: 'Questo non è il mio lavoro di tutti i giorni'. Ma gli importa, e molto. È molto legato al Milan, vuole avere successo, il Milan è assolutamente centrale nei piani di RedBird. Vuole riportare il Milan dove merita di stare. A modo suo, con la sua visione, la sua ambizione. E noi seguiamo quella strada. Lui ha messo le persone giuste a gestire il Milan. E ti dà la responsabilità, ma in cambio vuole una cosa semplice: i risultati".
"NON ABBIAMO PAURA" - Infine, Ibrahimovic rimarca la visione della proprietà per il futuro del club rossonero: "Il Milan è il club più famoso d’Italia. Noi rappresentiamo il calcio italiano nel mondo. Dna, mentalità, pedigree. I numeri parlano chiaro. Tutti parlano di noi. E se parlano di noi, significa che stiamo facendo qualcosa di grande. Una nuova mentalità. Il nostro management è giovane, internazionale. Gente con visioni diverse, ambizioni diverse: c’è fame. E questo è incredibile. Non abbiamo paura. Questa è la nostra forza. Facciamo quello in cui crediamo, senza paura, senza limiti, facciamo le cose a modo nostro. Non guardiamo gli altri. Andiamo avanti, sempre. Qualsiasi muro troviamo davanti? Lo sfondiamo. E fidati di me: noi siamo il rock and roll. Puntando sempre ai risultati. Siamo la nuova scuola".
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Dna, mentalità, pedigree. Parole che calzano alla perfezione. Naturalmente intende anche le varie...